CATANZARO Ieri nella sede della Presidenza della Giunta regionale a Palazzo Alemanni a Catanzaro si è tenuto un incontro per discutere del progetto del nuovo ospedale della Sibaritide. Alla riunione richiesta dal comitato “Pro ospedale” erano presenti, oltre al presidente Oliverio e al responsabile del procedimento Pallaria, anche il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea, i sindaci di Rossano e Corigliano Antoniotti e Gerace, alcuni rappresentanti sindacali della Cgil e don Antonio Martello, responsabile pastorale sanitaria della Cec. «L’occasione è servita – si legge in una nota del gruppo Democratici progressisti – a chiarire diversi punti della procedura di un progetto anche abbastanza complicato, a illustrarne l’iter della realizzazione e, per certi versi, a far luce su alcune false affermazioni uscite sulla stampa secondo cui i fondi previsti per la costruzione dell’ospedale di Cosenza verrebbero invece utilizzati per l’ospedale della zona di Rossano-Corigliano».
«Niente di più falso – ha detto il consigliere Giudiceandrea – e non bisogna creare confusione e allarmismi. Per l’ospedale della Sibaritide i finanziamenti sono già finalizzati. Questa è un’opera importante, non solo per la struttura sanitaria in sé, ma anche per tutto ciò che è stato previsto intorno a esso. Sono stati stanziati infatti dei fondi per la realizzazione di una serie di progetti riguardanti svincoli e collegamenti stradali come il megalotto Roseto-Sibari o il proseguimento dei lavori di allacciamento Tarsia-Cantinella e altri lavori sulla 106. Alla ditta appaltatrice è stato dato, inoltre, in contratto un tempo massimo in cui l’opera dovrà essere realizzata, cioè trenta mesi dalla presentazione del progetto esecutivo che dovrebbe avvenire a ottobre prossimo. Dunque un piano ambizioso e articolato ma che questa giunta porterà a termine con successo. Voglio sottolineare – ha concluso Giudiceandrea – che il presidente Oliverio ha fortemente voluto la firma per il protocollo di legalità con il ministero dell’Interno a garanzia di onestà e trasparenza».
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