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RIMBORSOPOLI | De Masi: fatti da dimostrare

CROTONE «Bisogna fare distinzione tra parole, opinioni e fatti concreti. Ne è prova chiara e limpida la mia testimonianza e integrità morale, ma soprattutto la mia totale estraneità ai rilievi moss…

Pubblicato il: 27/06/2015 – 13:40
RIMBORSOPOLI | De Masi: fatti da dimostrare

CROTONE «Bisogna fare distinzione tra parole, opinioni e fatti concreti. Ne è prova chiara e limpida la mia testimonianza e integrità morale, ma soprattutto la mia totale estraneità ai rilievi mossi dalla magistratura, che tra l’altro sono ancora tutti da dimostrare». Così spiega in una conferenza stampa, (convocata in via del tutto eccezionale) Emilio De Masi, ex consigliere regionale, Capogruppo dell’allora Italia dei Valori nonché oggi leader del Movimento 139, finito nel giro degli indagati dell’inchiesta “Erga omnes” della Procura di Reggio Calabria sui rimborsi dei gruppi consiliari della Regione, che da ieri ha dato uno scossone all’intero territorio.
«Non ci sto alle accuse che mi sono state rivolte – continua con tono accorato De Masi – e infatti già da lunedì con i miei legali dimostrerò la limpidezza con cui ho ricoperto quel ruolo».
De Masi, indagato per peculato in qualità di capogruppo di Italia dei Valori alla Regione Calabria e destinatario della misura preventiva del sequestro di beni liquidi per poco più di ventimila euro (somma che secondo l’ipotesi del pm sarebbe stata spesa per fini non istituzionali e rendicontata come tale), si difende a gran voce: «Oggi sono coinvolto in una vicenda che per risonanza mediatica e generalizzazione merita una risposta ferma e decisa. Non posso – ha continuato De Masi –svegliarmi e leggere titoli di alcuni giornali che smentiscono e infangano tutto ciò che io ho fatto fino ad oggi, come politico ma soprattutto come cittadino di questa terra. Non è giusto e lo dimostreremo. Oltre alla mia coscienza: prima interlocutrice estremamente severa ho altri interlocutori severissimi e sono i miei figli. Personalmente posso tranquillamente guardarli negli occhi ed essere sereno perché sono sicuro dei miei comportamenti».
«Quanto prima, spero già lunedì, andremo al Tribunale di Reggio Calabria con il mio avvocato – conclude l’ex onorevole – per presentare opposizione a questo decreto di sequestro. È una questione che dovrebbe risolversi presto, perché noi siamo abituati a lavorare seriamente, con impegno e professionalità».

 

Maria Dora De Caria
redazione@corrierecal.it

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