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RIMBORSOPOLI | Le pezze d'appoggio di Nucera

REGGIO CALABRIA Che fosse un caffè o un pacco di gomme da masticare, un pranzo da sessanta coperti o una corsa in taxi da più di cento euro, l’ex segretario questore del consiglio regionale, Gianni…

Pubblicato il: 27/06/2015 – 20:36
RIMBORSOPOLI | Le pezze d'appoggio di Nucera

REGGIO CALABRIA Che fosse un caffè o un pacco di gomme da masticare, un pranzo da sessanta coperti o una corsa in taxi da più di cento euro, l’ex segretario questore del consiglio regionale, Gianni Nucera – abusivamente autodefinitosi “onorevole” nelle comunicazioni al gruppo, nonostante la norma riservi l’appellativo solo a parlamentari e componenti dell’assemblea siciliana – rendicontava tutto, annotava tutto, si faceva rimborsare tutto. Anche i 70 centesimi del caffè. Peccato avesse il vizietto di farlo due volte, presentando la stessa documentazione per i rimborsi tanto al gruppo Pdl, come alla Regione. Morale, per un’unica spesa – spesso illegittimamente messa a carico del Consiglio– l’ex segretario questore otteneva un doppio rimborso.

PEZZE D’APPOGGIO FASULLE In totale, per la Finanza e la Procura sono 34.777,99 gli euro che l’ex segretario questore ha indebitamente ricevuto, nonostante – affermano gli investigatori – le stesse “pezze d’appoggio” allegate alle puntuali richieste dell’ex consigliere regionale, dimostrino come “il Nucera abbia impiegato il denaro per le più diverse finalità, personali ovvero relative alla sua funzione di consigliere, salvo poi affrettarsi a procurarsi i più diversi documenti di spesa idonei astrattamente a giustificare l’impiego delle somme pure ricevute esclusivamente per le finalità stabilite dal Legislatore regionale”. Un dato che per i magistrati dimostra “la fittizietà delle giustificazioni allegate e la totale inattendibilità della documentazione di spesa allegata (spesso di tipo “muto”, quali scontrini o fatture, ossia inidonea a permettere di stabilire se il denaro pubblico è stato effettivamente impiegato per le finalità istituzionali stabilite)”.

 

GELATI, CAFFE’ E PRANZI PER INTERE TAVOLATE Scontrini e fatture raccontano che, se Nucera per taxi non bada a spese arrivando più volte a pagare– probabilmente con la consapevolezza di poter presentare il conto alla Regione – più di cento euro per una corsa, quando si ferma al bar per un caffè – ed è capitato nei migliori di Roma – o un gelato in via Marina a Reggio Calabria, non dimentica di farsi dare lo scontrino per poi poter rendicontare la spesa. Munifico, l’ex consigliere non si tira indietro quando c’è da organizzare pranzi per grandi tavolate, se è vero che tra le spese che ha fatto confluire nel bilancio del gruppo ci sono sono 2400 euro per 60 coperti al Parco Verde di Palmi, 400 euro per 40 coperti alla Favorita di Oppido, 1512 euro per 56 coperti alla Trattoria del borgo a Mammola. Non è dato sapere quanta gente fosse ospite del consigliere al noto ristorante reggino Kalura, ma Nucera gli ha lasciato un assegno da 1200 euro, che poi –ovviamente – ha presentato per il rimborso. Senza che Fedele – fino al 2011 capogruppo Pdl e tesoriere- si sia mai preso la briga di fare una verifica. Eppure – si sottolinea nell’ordinanza in relazione ad esempio ai pranzi offerti a tavolate intere – “va rilevato che le stesse sono documentate attraverso ricevute che indicano solo il numero dei coperti senza peraltro indicare il convegno/manifestazione organizzata ed i servizi prestati, limitandosi a recare la dicitura “menù a prezzo fisso” e similari”. Documenti di spesa – sottolineano gli inquirenti – che “appaiono totalmente anonimi ed inidonei a giustificare la spesa sostenuta, tanto più che si tratta spesso di occasioni che hanno riguardato ad esempio 40 coperti (cfr. ricevuta rilasciata dal Ristorante Pizzeria La Favorita in Oppido Mamertina) o 56 coperti (Ristorante la Taverna del Borgo in Mammola) e quindi, laddove si fosse trattato effettivamente di iniziative politiche, si sarebbe trattato di occasioni piuttosto significative e certamente note (mentre nessuna locandina o volantino di presentazioni è stato prodotto, né tantomeno il capogruppo Fedele ha ritenuto necessario domandarlo, liquidando automaticamente quanto richiesto dal co-indagato”.

 

GLI AUTOINVITI DI NUCERA Ma Nucera non frequenta ristoranti solo in compagnia. Anche quando è da solo, l’ex consigliere regionale si tratta bene, invitandosi in noti ristoranti e bar di Roma – come La Baita, Rosati, La Fontanella Sistina o il Grappolo d’oro – salvo poi presentare il conto alla Regione, accompagnando fattura o scontrino con una noticina, indirizzata al capogruppo Fedele. “Gent.mo Presidente, in occasione delle attività svolte per il Gruppo Consiliare PDL, allego alla presente le ricevute degli importi da me anticipati per lo svolgimento dei relativi incontri e convegni. In attesa di gradito riscontro, cordiali saluti. On. Giovanni Nucera”. Onorevole Gianni Nucera non è, ma soprattutto non è autorizzato a farsi spesare dal gruppo per consumi meramente personali, come pranzi, cene e soggiorni in albergo con tanto di servizio in camera. “Tutte le pezze d’appoggio allegate – sottolinea al riguardo il gip Olga Tarzia – sono da intendersi come relative a spese sostenute da Nucera per finalità totalmente eccentriche rispetto a quelle per il perseguimento delle quali i fondi spesi sono stati assegnati. Difficile del resto immaginare a quale incontro o convegno sia associabile, esemplificando, una spesa di € 69,00 da Er Faciolaro, trattoria in Roma”.

SPENDI UNO, INCASSI DUE Circostanze gravi, ma che lo diventano ancora di più agli occhi di inquirenti ed investigatori quando salta fuori che non solo sono totalmente illegittime, ma anche duplicate. Non pago di incamerare rimborsi non dovuti anche per cifre che a stento superano l’euro, Nucera presentava la medesima nota spese due volte, tanto come “attività per il gruppo”, come per “spese di missione”. L’ex consigliere regionale – spiegano gli investigatori – “ha chiesto ed ottenuto la liquidazione di diverse spese dallo stesso sostenute in occasione di missioni istituzionali, per le quali aveva chiesto ed ottenuto anche il rimborso da parte della Regione, così duplicando i rimborsi ed appropriandosi delle somme indebitamente liquidate dal Fedele a carico del Gruppo P.D.L. e quindi della Regione Calabria”. La norma prevede infatti che sia l’ente Regione a coprire le missioni, mentre tocca al gruppo consiliare finanziare le proprie attività attraverso la dotazione annuale che gli viene concessa. Nucera però ha presentato il conto a entrambi. E per decine di missioni. Per di più, spiegano gli investigatori “non può mancare di rilevarsi come i documenti di spesa prodotti dal Nucera, sia quelli relativi a spese astrattamente conferenti che quelli relativi a spese certamente non conferenti, appaiano tutti insanabilmente inattendibili”. In sintesi, “tutte le spese documentate dal Nucera sono risultate non conferenti, mentre dall’altro lato si è addirittura dimostrato che lo stesso ha percepito rimborso per un ammontare ben superiore alle spese effettivamente documentate. L’andazzo cambia quando a dirigere il gruppo del Pdl arriva il consigliere Giampaolo Chiappetta, imponendo un minimo di rigore e sobrietà – il suo assistente rispedirà al mittente la richiesta di rimborso per un treno di gomme fatta pervenire da Nucera – senza però riuscire a far desistere il segretario questore.

 

Alessia Candito

a.candito@corrierecal.it

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