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RIMBORSOPOLI | Le tentazioni del governatore

CATANZARO La linea intransigente ma garantista di Jole Santelli, il “no” di Ennio Morrone, il tempo (3 luglio) che sta per scadere. Tre indizi fanno una prova anche in politica e, dunque, tutto las…

Pubblicato il: 27/06/2015 – 14:04
RIMBORSOPOLI | Le tentazioni del governatore

CATANZARO La linea intransigente ma garantista di Jole Santelli, il “no” di Ennio Morrone, il tempo (3 luglio) che sta per scadere. Tre indizi fanno una prova anche in politica e, dunque, tutto lascia pensare che nessuna richiesta di referendum verrà avanzata da Forza Italia sul nuovo Statuto regionale. Mario Oliverio ha dunque mani libere nel varare la nuova squadra di governo dopo lo tsunami rimborsopoli. In buona sostanza il governatore – le nuove regole glielo consentono – potrà nominare una giunta senza tenere conto di nessun vincolo. Il dilemma di queste ore riguarda l’opportunità di confermare chi come Ciconte e Guccione è rimasto coinvolto nelle maglie dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Reggio Calabria.
Chi ha avuto modo di parlare con lui, racconta di un Oliverio combattuto tra la tentazione di azzerare tutto e la difficoltà di mettere alla porta persone che in questi primi mesi hanno condiviso assieme e lui la complessa esperienza di governo della Calabria. «Da buon testardo, deciderà ancora una volta in totale autonomia», è il commento più ascoltato in queste ore tra i suoi collaboratori.
Da Roma, comunque, non hanno dubbi sulla necessità di voltare pagina dopo il terremoto giudiziario delle scorse ore. Renzi ha affidato il dossier Calabria in mano al trio Lotti-Guerini-Boschi (bypassando il livello calabrese), raccomandando loro la massima concretezza per «portare a casa il risultato». Dove per risultato a Palazzo Chigi si intende un radicale rinnovamento della giunta e l’ingresso nell’esecutivo di personalità non per forza riconducibili a partiti e movimenti politici. C’è il mondo universitario, quello delle professioni, del volontariato e delle forze sociali. Universi ai quali Oliverio potrebbe guardare per tirare fuori i nomi dei nuovi assessori.
Al Nazareno sono convinti di riuscire nell’impresa di convincere Oliverio ad accettare di voltare pagina dopo le forzature (vedi caso De Gaetano/Lanzetta) dello scorso inverno. E tuttavia a complicare le cose potrebbero essere le divisioni importanti tra i renziani calabresi. Già, perché nel day after di rimborsopoli c’è aria di resa dei conti nel correntone del segretario-premier. Callipo contro Magorno, Guccione (Andrea) contro Callipo (che annuncia in totale autonomia, per martedì, la convocazione un’assemblea del partito). Schermaglie tra (possibili/aspiranti?) assessori che danno la cifra della balcanizzazione del Pd calabrese.
Quanto al centrodestra, lunedì sarà il giorno in cui Forza Italia annuncerà ufficialmente il non ricorso al referendum sullo Statuto. Le sette firme da presentare in consiglio regionale non ci sono. Ennio Morrone, al riguardo, è tranchant: «Una linea politica caldeggiata da Wanda Ferro non può non trovarmi in dissenso». Si narra che con l’ex Udeur ci siano anche Graziano e Nicolò. Tre forfait determinanti per far saltare l’iniziativa. E per consentire a Oliverio di varare la giunta a proprio piacimento.

an. ri.

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