REGGIO CALABRIA «Essere democratici vuol dire molte cose, ma soprattutto significa battersi per i valori di uguaglianza, liberta e giustizia sociale. I fatti che in queste ore sono alla luce della ribalta della stampa nazionale e locale destano molte preoccupazioni e interrogazioni riguardante la conduzione di una seria analisi del nostro sistema regionale, a partire dai fondi destinati all’attività politica. La risposta non può essere solo burocratica e di sistema, ma deve essere soprattutto morale». È quanto dichiarano i Giovani Democratici calabresi in riferimento all’inchiesta “Erga Omnes” che, precisano, «descrive, ancora parzialmente, un panorama oscuro della scorsa legislatura regionale a guida Centrodestra che mortifica l’intera politica. Solo attraverso indagini idonee e approfondite sul caso e, la conseguente chiusura del processo potranno stabilire realmente la verità e le responsabilità attribuite. È importante ribadire pieno sostengo all’opera della magistratura la quale, per propria funzione, dovrà accertare le reali responsabilità. Ognuno degli imputati avrà modo di far emergere, nel contradditorio delle parti, la legittimità delle proprie azioni. Da Giovani Democratici della Calabria ci sentiamo in dovere di chiedere direttamente al presidente della regione Mario Oliverio e ai vertici del Partito Democratico calabrese un segnale forte di discontinuità con quel passato e, inoltre si opti per un reale cambiamento basato sul “vero rinnovamento”. È indispensabile, per questo processo, una vera unità del Partito Democratico, abbandonando il campo delle inutili divisioni. È opportuno che tutte le espressioni del Pd, sia nazionale che locale, siano unite e vicine realmente al presidente Oliverio. Come organizzazione regionale siamo al fianco del presidente Oliverio e crediamo nella sua opera politica. È in gioco la credibilità della politica e le sorti della Calabria».
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