Ultimo aggiornamento alle 17:41
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Slow food punta su Cortale

CATANZARO I soci Slow food di Soverato hanno dedicato una giornata alla scoperta di Cortale accompagnati dal vicesindaco Pietro Mascaro, dall’assessore Simona Papaleo e dalla giovane guida Anna Vin…

Pubblicato il: 28/06/2015 – 9:34
Slow food punta su Cortale

CATANZARO I soci Slow food di Soverato hanno dedicato una giornata alla scoperta di Cortale accompagnati dal vicesindaco Pietro Mascaro, dall’assessore Simona Papaleo e dalla giovane guida Anna Vinci, che ha condotto il gruppo nei vicoli del centro storico, alle fontane e nelle chiese. La prima visita al casale fortificato del Fondaco Pellegrini, ha subito dato l’idea dell’importanza strategica del luogo, al centro delle comunicazioni tra Jonio e Tirreno, con un’abbondanza di acqua e di coltivazioni di uliveti, querceti da sughero e gelseti (da qui l’antica tradizione della lavorazione della seta). Emozione ha suscitato la visita ii ruderi dell’antica chiesa dei Santi Cosma e Damiano, con la sua preziosa pianta a croce di origine Basiliana sorta su un terrazzamento tra il golfo di Squillace e quello di S.Eufemia.
La storia di Cortale e dei danni provocati dai terremoti, la disputa di fine Settecento su dove ricostruire l’abitato, raccontata da Anna Vinci, ha fatto capire ai presenti il valore dei due nuclei, quello fatto da case più modeste sorte a cascata intorno alla chiesa Matrice di Santa Maria Cattolica e quello a maglia ortogonale opera della ricostruzione dell’architetto Vincenzo Ferraresi, dove spiccano palazzetti tra cui il palazzetto di Andrea Cefaly (pittore di Cortale) e l’imponente chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
«L’immagine di Cortale – ha affermato la referente del progetto Marisa Gigliotti – è indissolubilmente legata ai prodotti della terra: i fagioli, che recentemente sono diventati una deco, i frutteti, gli oliveti, i gelseti, la produzione di formaggi». Il pomeriggio è stato un tuffo nella tradizione artigianale ancora viva di Cortale: l’associazione “Memorandum” ha introdotto i partecipanti nel mondo della seta attraverso la presentazione della coltivazione dei gelseti, del baco, della trattura del filo dal bozzolo, della tintura con materie vegetali e della tessitura. Tutto documentato da video e da dimostrazioni pratiche. Anche ai ricami, oggetto di una mostra opera del laboratorio di ricami di donne, si è dedicato spazio. La tappa presso l’esposizione di Procopio, “Dal baco alla seta”, con le matasse in vista e i preziosi tessuti serici, ha messo ancora in evidenza la presenza viva nel territorio di una antica tradizione, unica nel suo genere ed inimitabile.
Altro interessante incontro è stato quello presso i fornai di Cortale che hanno fatto degustare “i graffioli”, dolcetti morbidi a base di pan di Spagna anticamente preparati in occasione dei matrimoni e ora disponibili su ordinazione.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x