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Forza Italia non ha i numeri per il referendum

LAMEZIA TERME I numeri non ci sono. Forza Italia annaspa, la richiesta di referendum sul nuovo Statuto calabrese non può essere depositata perché Ennio Morrone e Giuseppe Graziano non sono pronti a…

Pubblicato il: 29/06/2015 – 15:10
Forza Italia non ha i numeri per il referendum

LAMEZIA TERME I numeri non ci sono. Forza Italia annaspa, la richiesta di referendum sul nuovo Statuto calabrese non può essere depositata perché Ennio Morrone e Giuseppe Graziano non sono pronti a mettere la loro firma in calce al documento che dovrebbe essere depositato in consiglio regionale. La partita è chiusa? «Diciamo di sì», assicura uno dei big del partito. E per Jole Santelli non è certo una buona notizia. Oltre tre ore di vertice a Reggio Calabria con i consiglieri regionali (assenti, neanche a farlo di proposito, Morrone e Graziano) non servono a dipanare la matassa. E così Mario Oliverio può iniziare a tirare un sospiro di sollievo: potrà rimodulare la giunta senza tenere conto di nessun vincolo o dell’obbligo di inserire una quota di eletti a Palazzo Campanella.
Per gli azzurri si apre una stagione dagli esiti incerti. La forzatura – almeno fino a questo momento – è fallita. I falchi come Tallini e Mangialavori sono relegati nell’angolo e neanche la fugace presenza al summit del senatore Antonio Caridi (vicino al rientro tra i berlusconiani?) è servita per smuovere l’impasse. Alla fine si opta per una soluzione che salvi il salvabile ovvero viene sottoscritto un documento con cui si spiega che l’impegno politico firmato nelle scorse settimane da otto consiglieri regionali di Fi «viene consegnato al comitato promotore del referendum, anche se gli ultimi eventi obbligano ad una ulteriore valutazione per effetto di una legislatura giunta quasi al termine». Una formula in puro politichese per dire che la soluzione sperata non è stata trovata ma che ancora non tutto è perso.
A sentire chi ha avuto modo di parlare con Morrone e Graziano dubbi non ne resterebbero molti. Il succo del loro discorso sarebbe questo: noi non ostacoliamo Oliverio nella formazione della nuova giunta ma saremo intransigenti con lui sui risultati di governo che questa compagine otterrà. Una linea che, per la verità, non si discosta molto da quella ufficiale del partito: «O Oliverio comprende che la sua attività deve essere quella di governare la Calabria nell’interesse dei calabresi e non dei maggiorenti del Pd e agisce di conseguenza oppure, anche per la sua dignità, è preferibile rassegnare le dimissioni». Così, giusto per capire che la sfida ora è tutta in mano al governatore.

an. ri.

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