VIBO VALENTIA Il pm Marisa Manzini ha chiesto tre ergastoli e due assoluzioni alla Corte d’Assise di Catanzaro nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Luce nei boschi”, condotta dalla Dda di Catanzaro e incentrata sulla cruenta faida che negli anni ha visto contrapposti i clan delle Preserre Vibonesi. Per il duplice omicidio dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Loielo (ritenuto il capo dell’omonima cosca di Gerocarne), avvenuto nell’aprile del 2002, Manzini ha invocato la condanna all’ergastolo e l’isolamento diurno per 18 mesi Bruno Emanuele, 43enne boss dell’omonimo clan di Sorianello, e nei confronti del 47enne Vincenzo Bartone. Il pm ha invece chiesto l’assoluzione per Gaetano Emanuele, fratello di Bruno, e Franco Idà. I tre imputati rispondono pure di tre tentati omicidi ai danni degli stessi fratelli Loielo, per anni padroni incontrastati del “locale di Ariola”, operante nella zona compresa tra Soriano, Sorianello, Gerocarne e Pizzoni. Il pm ha chiesto l’ergastolo anche per Giovanni Loielo, accusato degli omicidi di Raffaele Fatiga e Rocco Maiolo.
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