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«I singoli non possono dettare la linea a Fi»

LAMEZIA TERME Il terremoto giudiziario, l’incapacità di affondare il colpo sul referendum che bloccherebbe l’allargamento della giunta regionale. Sono giorni di passione anche nel centrodestra cala…

Pubblicato il: 30/06/2015 – 16:56
«I singoli non possono dettare la linea a Fi»

LAMEZIA TERME Il terremoto giudiziario, l’incapacità di affondare il colpo sul referendum che bloccherebbe l’allargamento della giunta regionale. Sono giorni di passione anche nel centrodestra calabrese. Pur da una postazione un po’ defilata, Nino Foti, vicecoordinatore regionale di Forza Italia, li sta vivendo con particolare preoccupazione.
Rimborsopoli ha dimostrato che in Calabria non c’è molta differenza fra destra e sinistra…
«Quelli emersi dalle indagini condotte dalla Procura di Reggio Calabria sono fatti gravissimi che impongono una riflessione profonda da parte dei Partiti per quello che a loro compete e che dovrebbe precedere e non succedere il lavoro della magistratura. Vanno accertate senza esitazioni tutte le responsabilità politiche di questa vicenda, affinché non si perda l’occasione di cambiare veramente pagina. Se riusciamo a non disperderne i risultati questa occasione può essere un punto di svolta, anche se tardivo».
In che senso tardivo?
«Questa indagine è partita in concomitanza, o se ricordo bene anche prima, di altre inchieste analoghe in diverse Regioni italiane, che come è noto hanno portato già da tempo allo scioglimento dei consigli regionali (Lazio, Lombardia, Basilicata) e al loro conseguente rinnovo. Nel nostro caso, l’enorme mole di lavoro e forse anche le condizioni di organico insufficiente in cui si trovano a dover operare gli inquirenti, hanno impedito alla magistratura di arrivare alle conclusioni in tempi più brevi, tant’è che una seconda parte delle indagini è ancora in corso. Forse se i cittadini calabresi avessero saputo prima quanto stanno apprendendo ora avrebbero potuto scrivere un’altra storia».

Al netto di quanto accaduto in queste ore come giudica nei contenuti l’operato del governo regionale?
«Spiace ammetterlo ma i primi mesi della gestione Oliverio sono assolutamente negativi. Il rinnovamento nei contenuti non c’è stato, quello nell’etica e nella morale, tanto caro al Pd renziano si è tristemente specchiato nei fatti di questi giorni mostrando il suo vero volto. È chiaro tuttavia che le colpe di chi è stato al potere nel periodo oggetto delle indagini non possono essere imputate all’attuale presidente di Regione ma la continuità di alcuni rapporti che con i principi della rottamazione hanno poco a che fare è una responsabilità alla quale non ci si può sottrarre».

Forza Italia non sta brillando certo per coesione interna. L’accelerazione sul referendum non ha prodotto grossi risultati. Due big del calibro di Morrone e Graziano hanno risposto picche all’invito di Jole Santelli…

«Di fronte al palese immobilismo dell’esecutivo, il centrodestra guidato da Forza Italia, primo partito d’opposizione, ha il dovere di esercitare la propria funzione in modo netto e deciso. Bisogna mettere in luce con più forza le gravi lacune dell’azione di un esecutivo che, prima di essere travolto dalle recenti indagini, era apparso in evidente difficoltà su tutti i fronti, come dimostra ad esempio il grave ritardo registrato sulla programmazione europea, visto che la Commissione Europea ha bocciato il programma di investimento 2014/2020 costringendo la Regione a una corsa contro il tempo per ovviare alle numerosissime osservazioni presentate, o la confusione sulle misure per la crescita e sull’emergenza lavoro. Su questi temi la nostra azione deve essere ancora più incisiva».

Qual è allora secondo lei, in questo contesto, la strada per il futuro del centrodestra? Caridi, suo ex collega di partito, ha proposto di recente il “Comitato del fare” e ha chiamato tutti a raccolta per venerdì a Reggio Calabria per una manifestazione contro il governo Oliverio.

«Come detto, anche per il centrodestra questa che viviamo è indubbiamente una fase molto delicata e alla luce di quanto accaduto ritengo che non sia il momento opportuno per sperimentazioni di questo genere. Pur apprezzando l’impegno e lo sforzo del senatore Caridi credo che sia prioritario e indifferibile che siano i partiti e non i singoli ad assumere la responsabilità di dettare una linea che permetta di superare questo difficile momento. Forza Italia, in quanto partito di maggioranza relativa ha il dovere di dare l’imprimatur all’azione politica del centrodestra e proprio in questa direzione si sta muovendo il presidente Berlusconi che nelle prossime settimane, come annunciato, tornerà sui territori con un tour nelle province italiane».

 

manifesto

Chiudiamo invece sul futuro della nostra Regione. Crede che il Presidente Oliverio debba tentare di costruire una nuova giunta di rottura o debba gettare la spugna?

«Oliverio può anche arrogarsi il diritto di provare a ricostruire una proposta di governo in discontinuità con quella sostenuta fino ad ora, ma deve portare a compimento questa intenzione fino in fondo e senza esitazioni. L’ampio consenso riconosciutogli otto mesi fa lo rende certamente titolare di un mandato importante ma di fronte a quanto accaduto credo che la soluzione migliore, anche per lui, sia assumersi le proprie responsabilità: se è realmente in grado di proporre quell’alternativa nella quale speravano i calabresi che lo hanno sostenuto, lo faccia. Diversamente deve restituire la parola agli elettori».

a.ricchio@corrierecal.it 

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