DIPIGNANO (COSENZA) «Forte preoccupazione per le condizioni in cui versano non poche realtà politico-istituzionali calabresi soprattutto a causa del perpetrarsi di scandali che minano la fiducia della gente in particolare – ferita questa assai profonda dei giovani – alimentando in essi un comprensibile distacco della politica stessa, vissuta come scelta etica» è stata espressa dalla Conferenza episcopale calabra a conclusione della riunione in Sessione Straordinaria che si è svolta al santuario di Laurignano, a Dipignano, per l’approvazione del documento “Per una nuova evangelizzazione della pietà popolare. Orientamenti pastorali per le Chiese di Calabria”. I vescovi, è scritto in una nota, «in attesa fiduciosa dell’operato della magistratura, esprimono solidarietà nei confronti del popolo calabrese, incoraggiano quelle esperienze positive che non mancano in alcuni contesti politici e auspicano una seria inversione di rotta di alcuni politici e amministratori della cosa pubblica che non operano per il bene comune. Facendo eco agli appelli accorati di Papa Francesco, condannano con forza tutti gli atti di corruzione e di malaffare che non fanno crescere la terra di Calabria».
«Insieme al popolo calabrese – prosegue la nota della Cec – i vescovi attendono che il governo regionale, dopo mesi difficili per la composizione della stessa giunta, prenda ad operare con incisiva operosità in una regione in cui è necessario ricostruire, prima di ogni cosa, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni». I vescovi calabresi, infine, «esprimono solidarietà e vicinanza ai dipendenti della Provincia di Vibo Valentia e a tutti quei lavoratori pubblici e privati che da mesi attendono drammaticamente il pagamento degli stipendi».
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