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Presidente Oliverio, si torni subito a votare

Ieri il governatore della Calabria ha affermato: «Noi abbiamo bisogno di credibilità da parte delle istituzioni. Vorrei ricordare ai pochi smemorati che questa bufera giudiziaria ha interessato non…

Pubblicato il: 02/07/2015 – 15:19

Ieri il governatore della Calabria ha affermato: «Noi abbiamo bisogno di credibilità da parte delle istituzioni. Vorrei ricordare ai pochi smemorati che questa bufera giudiziaria ha interessato non questa legislatura ma la precedente. Questa vicenda pone dei problemi sui quali non si può omettere nulla e bisogna agire nella massima trasparenza».
La domanda sorge spontanea: presidente, le persone che ha messo in Giunta, chi le ha scelte? E sapeva che erano indagate? Sì, lo sapeva e pure molto bene. Soprattutto lo sapeva di De Gaetano, ma lo volle con sé a tutti i costi. E poi, alla fine, in sette mesi, dedicati solo alla gestione del proprio personale potere, la giunta non l’ha neanche completata. E oggi ci ritroviamo con una giunta monca, tutti indagati, da  Ciconte a Guccione (incollato alla sedia), De Gaetano arrestato, il presidente del Consiglio, Scalzo (incollato alla poltrona pure lui) e mezzo Pd indagati e il presidente Oliverio che continua a fare i capricci dicendo «Io a casa non ci voglio andare».
«Presidente, glielo chiediamo aggiungendoci alla voce di tutti i calabresi rimasti scioccati dai fatti gravissimi e documentati contestati ai suoi colleghi di partito, alla sua giunta e quant’altro: restituisca al popolo sovrano il diritto di scegliersi nuovamente i propri rappresentanti. Lo faccia come fosse un risarcimento, almeno morale (!). Lo faccia per quel 60% (del 40% che si è recato alle urne) che l’ha votata e che si è già pentito amaramente dell’infausta scelta. Mostri il suo vero spessore politico mandando tutti a casa, inclusa quella minoranza, come Morrone e Graziano, che ormai sono amici suoi, visto che non hanno neanche intenzione di firmare per l’indizione del referendum popolare relativo allo statuto regionale. E lo hanno fatto per Lei, perché non vogliono metterle “vincoli”. Così hanno detto.
Ma non indugi ulteriormente, non si faccia pregare, è inutile il tentativo di confondere i calabresi annunciando cambi di rotta e una nuova giunta di “alto profilo”.
A proposito, cogliamo l’occasione per esprimere solidarietà ai componenti dell’attuale giunta colpiti da questa triste affermazione con cui il governatore, praticamente, dichiara che De Gaetano, Guccione, Ciconte non sono soggetti politici di alto profilo.
Ma tornando alla richiesta di dimissioni, aggiungiamo solo questo: presidente, i fatti riguarderanno pure la passata legislatura, ma il partito era sempre quello, di certo non c’erano uomini del Pd in maggioranza, per cui questa scusa è, ce lo consenta, ridicola.
Infine, presidente si dia una nuova opportunità, questi sette mesi di totale inerzia ha colpito profondamente i cittadini calabresi che, se prima erano sfiduciati, ora lo sono molto di più. Lei ha fatto tante e tante promesse e nessuna di queste ha visto la luce, nemmeno in una fase embrionale. Il nulla più assoluto. Si dia la possibilità di ricominciare, non rinunci alla sua storia, ha delle responsabilità e non può ignorarle. Perché continua a ribadire: «Io non sono indagato e quindi non mi dimetto». Perché si fossilizza sul piano giudiziario? Esiste un piano morale ed etico della politica che lei sembra ignorare. Noi, ovviamente, non crediamo che Lei lo ignori, ma solo che in questo momento è più attratto dalla poltrona di Governatore che dal piano etico della politica.
Presidente, per riprendere le parole dei cittadini calabresi che si sfogano soprattutto sui social network: “si sono mangiati tutti”! E i protagonisti di questa triste e gravissima vicenda sono soprattutto i suoi “compagni” di squadra. Come può far finta di nulla?
Forse la politica è davvero marcia, ma i calabresi onesti credono fortemente che ancora uno spiraglio di moralità sia rimasta alla base. E allora non indugi, faccia come la Polverini, si dimetta e mandi tutti a casa, faccia vedere che ci sbagliamo a pensare che anche lei come i suoi compagni di partito agisce e pensa secondo la doppia morale: se sei di destra ti devi dimettere, se sei di sinistra no. Dimostri ai calabresi che, in fondo, si sbagliano a pensare che lei sia più attaccato alla poltrona di quanto immaginassero.
Presidente, la Calabria se lo aspetta. Si torni subito a votare.

 

*movimento politico

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