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No al referendum, «la colpa è di Morrone e Graziano»

REGGIO CALABRIA «Sono deluso, profondamente amareggiato. Pensavo ci fossero le condizioni per fare il referendum e dare ai cittadini la possibilità di esprimersi». Non è andata così, e il consiglie…

Pubblicato il: 04/07/2015 – 14:29
No al referendum, «la colpa è di Morrone e Graziano»

REGGIO CALABRIA «Sono deluso, profondamente amareggiato. Pensavo ci fossero le condizioni per fare il referendum e dare ai cittadini la possibilità di esprimersi». Non è andata così, e il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori sa rintracciare senza indugio le responsabilità. Sulla graticola ci sono i consiglieri regionali Morrone e Graziano. Ma anche i due capigruppo di Fi e Casa della libertà, Nicolò e Cannizzaro.
Insomma, come spiegare questo ripensamento last minute?
«Tutti i componenti di Forza Italia si erano detti favorevoli al referendum sul nuovo Statuto regionale approvato dal centrosinistra. Anzi, tutta l’opposizione, tranne Ncd, era su questa posizione».
E poi?
«Non si sa cosa sia successo. Morrone e Graziano hanno ritirato il loro appoggio, senza nessuna spiegazione ufficiale».
Oggi, però, Nicolò e Cannizzaro annunciano il ritiro della procedura per indire la consultazione, dopo aver ribadito che il documento unitario era stato caratterizzato da un dibattito «interessante» e da un «confronto costruttivo».
«L’unico confronto vero è avvenuto a Lamezia, all’indomani dei ballottaggi per le amministrative. In quella circostanza Morrone e Graziano avevano dato il loro assenso. All’ultimo incontro ufficiale, lunedì scorso, non si sono invece presentati. Dunque, di questo dibattito costruttivo non si è vista nemmeno l’ombra».
Graziano avrebbe stipulato il “patto del divanetto” con Oliverio, con la presidenza della Commissione di vigilanza sullo sfondo…
«Purtroppo non c’è stata nessuna smentita. Fossi stato tirato in ballo io, avrei cercato di fare subito chiarezza…».
Sembra piuttosto arrabbiato…
«La mia rabbia è soprattutto nei confronti di una dichiarazione in cui si sottolinea che la scelta è frutto di una discussione. Non ce l’ho con Nicolò e Cannizzaro. Però bisogna dire la verità: non abbiamo avviato l’iter per il referendum perché due consiglieri si sono ritirati senza dare spiegazioni. Questo deve essere chiaro. Morrone e Graziano devono assumersi le loro responsabilità e spiegare ai calabresi i veri motivi della loro scelta».
Il centrodestra esce indebolito da questa vicenda?
«Questo momento deve servire per fare un po’ di chiarezza tra di noi. Aspetto con ansia la prima riunione nella quale mi aspetto di conoscere le ragioni che hanno portato a questa conclusione. Fino ad allora questo senso di rammarico non potrà che continuare. Ma mi permetta di aggiungere una cosa».
Prego.
«Oliverio è riuscito a superare lo scoglio Statuto, quindi mi auguro che adesso componga una giunta di alto livello, valorizzando le ottime personalità della maggioranza che siedono in consiglio regionale».

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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