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Scura continua a penalizzare la sanità cosentina

Continua la penalizzazione sanitaria della provincia di Cosenza. I provvedimenti del commissario Scura si pongono in continuità con la politica sanitaria di Scopelliti e del centrodestra e stanno p…

Pubblicato il: 06/07/2015 – 14:27
Continua la penalizzazione sanitaria della provincia di Cosenza. I provvedimenti del commissario Scura si pongono in continuità con la politica sanitaria di Scopelliti e del centrodestra e stanno producendo una grave marginalizzazione del territorio cosentino e il mancato rispetto dei livelli essenziali di assistenza.
Guardando alla situazione attuale, c’è da rilevare una completa mancanza di attivismo e di soluzioni concrete ed efficaci da parte dei commissari di Ao e Asp, Auteri e Filippelli.
La disastrosa situazione dell’Annunziata che ci aveva lascito in eredità la giunta di centrodestra, non è stata adeguatamente affrontata ma si è anzi ulteriormente aggravata in questi ultimi quattro mesi.  
Sono sotto gli occhi di tutti le criticità che segnano il comparto e che continuano a costringere migliaia di cittadini ad andare a curarsi fuori regione, con pesantissimi costi sociali per i malati e le loro famiglie e importantissime ripercussioni per le casse della regione.
L’indecente situazione in cui si trova il Pronto soccorso di Cosenza continua a rappresentare un vulnus gravissimo per il sistema salute della città capoluogo e per l’intera provincia che si trova sguarnita di un ospedale hub che, di fatto, esiste solo sulla carta.
Il pellegrinaggio dell’ing. Scura negli ospedali della provincia di Cosenza accompagnato da qualche consigliere regionale rappresenta solo l’ennesima passerella che non ha prodotto nessun risultato tangibile. Anzi, in un recente documento che gira sulle scrivanie dell’ufficio del commissario, Scura e il sub commissario Urbani hanno ipotizzato una proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera cosentina che suona come una forte retromarcia rispetto alle promesse che l’ingegnere Scura aveva fatto durante le visite nei nosocomi della provincia di Cosenza.
Clamorosa marcia indietro anche sugli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare per i quali si prevede un Pronto soccorso debole o un Ppi (punto di primo intervento) rafforzato con un reparto d’appoggio di 10 posti letto.
Per lo Spoke di Paola – Cetraro non è previsto nessun potenziamento ma solo degli spostamenti: nell’ospedale di Paola è prevista solo l’area chirurgica mentre a Cetraro l’area medica, terapia intensiva e ginecologia. Per lo Spoke di Corigliano – Rossano, dove vi sono ancora molti posti letto previsti ma non attivati, si prevede uno spostamento su Corigliano dell’area medica più cardiologia e Utic e a Rossano l’area chirurgica, la terapia intensiva più ostetricia e ginecologia.
Si continua così sulla strada di provvedimenti che vanno nella direzione di non garantire i Lea. Sulla sanità è ora di cambiare rotta. Troppi errori sono stati commessi in questi sette mesi sulla pelle degli ammalati e dei calabresi.
*Presidente commissione controllo e garanzia – Comune Cosenza
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