CATANZARO Otto anni e sei mesi, questa la condanna chiesta dal sostituto procuratore Andrea Mancuso nei confronti di Roberto Quaresima, 31 anni, accusato di tentato omicidio ai danni di Vincenzo Ferraina, pregiudicato di 38 anni. I fatti sono avvenuti a Girifalco a ferragosto del 2013 quando tra Quaresima e Ferraina scoppio’ una lite a causa di attriti esistenti tra le due famiglie. La lite degenero’ e Ferraina venne raggiunto da un colpo di pistola all’inguine esploso dall’imputato con una pistola calibro 7.62. In un primo momento Quaresima si diede alla fuga salvo poi consegnarsi spontaneamente ai carabinieri che lo braccavano. Ferraina venne trasportato d’urgenza in elisoccorso a Catanzaro dove fu sottoposto a intervento chirurgico. Oggi, in sede di requisitoria, nel corso del processo che si sta tenendo con rito abbreviato a Catanzaro, la pubblica accusa ha chiesto una condanna a otto anni e sei mesi e l’aggravamento delle misure cautelari da obbligo di firma ad arresti domiciliari. Quest’ultima richiesta è stata rigettata dal gup che ha accolto l’intervento della difesa, rappresentata dagli avvocati Emilio Leonardo Vitaliano e Arturo Bova.
La difesa ha, inoltre, chiesto la derubricazione del reato da omicidio colposo in lesioni, le attenuanti generiche e ha chiesto il minimo della pena. Il gup ha rinviato il processo al prossimo 21 settembre per eventuali repliche e per la sentenza.
ale. tru.
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