CATANZARO «Avevo deciso di non intervenire più in questa polemica sulla cardiochirurgia. Sono costretto, mio malgrado, a fare una precisazione solo ed esclusivamente nell’interesse di tutti i pazienti che, proprio per le notizie imprecise e fuorvianti apparse sui mezzi di informazione in queste ultime settimane, possono essere indotti a credere che il Policlinico universitario non abbia posti-letto di terapia intensiva utilizzati dalla cardiochirurgia». Ad affermarlo tramite una nota è il direttore dell’ Unità operativa complessa e Scuola di specializzazione in cardiochirurgia Università “Magna Graecia” di Catanzaro presso l’ Azienda Ospedaliera “Mater Domini”, Pasquale Mastroroberto. «Devo ribadire, ancora una volta – ha sottolineato il professore – che la cardiochirurgia universitaria , nel periodo sotto la mia direzione che va da aprile 2013 sino ad oggi, anche grazie alla disponibilità di posti-letto di terapia intensiva post-chirurgica ha mantenuto un tasso di mortalità al di sotto del 2,5% per anno, dato in linea con la media nazionale. Quotidianamente una media di 3-4 pazienti cardiochirurgici vengono assistiti in terapia intensiva durante il loro decorso post-operatorio come possono testimoniare tutti i colleghi che li curano con abnegazione e grande professionalità . Spero – conclude Mastroroberto – che queste mie parole servano a porre fine ad una polemica che confonde sia gli ammalati che le loro famiglie con conseguenze negative in termini di aumento dell’emigrazione sanitaria».
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