CATANZARO Degrado e politica di isolamento in cui è relegata la Calabria. È quanto denunciano, in una nota comune, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti sulla qualità dei collegamenti e dei trasporti offerta dal gruppo Fsi alla nostra regione. «Nessuna previsione di investimenti – segnalano in particolare – per il potenziamento delle infrastrutture, di rinnovamento del materiale rotabile, di ricambio generazionale conseguente ad un opportuno piano di assunzioni, è stata messa in campo dal gruppo Fsi in favore della regione Calabria. A ciò, si aggiunge la mancanza di potere decisionale dei dirigenti locali, dovuto ad un accentramento delle scelte strategiche aziendali, comportando la continua esclusione di un territorio martoriato da politiche finalizzate alla chiusura ed alla dismissione di impianti». Da qui la denuncia delle organizzazioni sindacali per «le scelte aziendali intraprese in quest’ultimo periodo». Ultimo caso segnalato dai vertici sindacali di categoria «l’invio forzato in trasferta, del personale del settore cargo di Trenitalia, presso impianti di altre regioni. In tal modo – sottolinenano a questo proposito – il personale Fs Cargo Calabria è divenuto un serbatoio da cui attingere risorse, per colmare le esigenze del territorio del Centro Nord, confermando i timori di una dismissione completa del trasporto merci su ferro da e per la Calabria, a discapito del mantenimento e della crescita dei livelli occupazionali sul territorio». Per questo i sindacati ritengono, «che questa sia una politica scellerata». Senza contare gli altri problemi segnalati dalle organizzazioni «tra cui, la sicurezza del personale sui treni, scarsamente tutelato, poichè nonostante gli ultimi accadimenti resi noti, nessun treno calabrese è stato inserito nel programma di convogli da scortare con personale Polfer». Inoltre la Calabria, denunciano è stata esclusa dal gruppo Fs «da qualsiasi piano di assunzioni, necessario per le forti carenze di personale esistenti in quasi tutti i settori strategici». Per tutti questi temi i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, «preannunciano una serie di iniziative atte a sensibilizzare ancor di più l’opinione pubblica riguardo una problematica che interessa non solo i lavoratori ma anche la qualità della vita dei cittadini per vedersi garantito il diritto alla mobilità».
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