COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha condannato L. V. a 4 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata ai danni di una minore. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe molestato la figlia adottiva, una bambina bielorussa, che all’epoca dei fatti aveva meno di dieci anni. Gli episodi contestati risalgono al 2003-2004. Il procedimento, che si è concluso oggi nel foro bruzio, scaturì da una precedente vicenda che riguardava l’altra figlia adottiva dell’uomo, sorella della vittima. L’imputato, infatti, è attualmente detenuto perché condannato per violenza sessuale ai danni dell’altra figlia: per quell’episodio venne arrestato e condannato a nove anni di reclusione. Sentenza divenuta definitiva.
Nell’ambito di quel processo il Tribunale aveva trasmesso gli atti alla Procura per accertare eventuali abusi sull’altra figlia. Da questo è scaturito il procedimento che si è concluso, questa mattina. Il Tribunale, in composizione collegiale, ha condannato l’uomo a 4 anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici, decadenza della potestà genitoriale e un risarcimento simbolico nei confronti della Fondazione Roberta Lanzino, che si era costituita parte civile. Il risarcimento nei confronti della vittima è da stabilire in altra sede. La ragazza, ora maggiorenne, e la Fondazione Lanzino sono rappresentate dall’avvocato Ornella Nucci.
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