SPEZZANO ALBANESE Una vasta piantagione di canapa indiana è stata sequestrata dai carabinieri a Spezzano Albanese. I militari della compagnia di San Marco Argentano, agli ordini del capitano Giuseppe Sacco, hanno arrestato quattro persone per spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Pierangelo Iacovo, 26 anni di Cetraro, Giuseppe De Rose, 21 anni di Spezzano Albanese, Armando Antonucci, 27 anni di Tarsia, e Pietro Giannelli, 43 di Roggiano Gravina.
I carabinieri, nel corso di una attività di controllo del territorio, hanno tenuto sotto osservazione un terreno sospetto nel comune di Spezzano. E in particolare, hanno visto Iacovo entrare con un autocarro e aprire con le chiavi il cancello del terreno recintato. I militari, seguendo Iacovo, hanno scoperto una coltivazione di 2.500 piante di canapa indiana, di altezza variabile da 25 cm a un metro e 70. Circa sei serre di canapa, organizzate in filari con un sistema di irrigazione. Complessivamente la droga sequestrata ammonta a circa una tonnellata. Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno scoperto nel terreno un capanno con lamiere e teli adibito a essiccatoio. Qui sono stati trovati 43 kg di marijuana e 700 semi di canapa indiana in buste sigillate di provenienza estera, in particolare dalla Spagna. Sono state trovate anche una bilancia e in una struttura in muratura, sulla quale campeggiava un cartello con la scritta “Ufficio”, era nascosta una telecamera ancora imballata che, secondo i militari, sarebbe stata installata da lì a poco per sorvegliare la piantagione. Dalle perquisizioni personali ad Antonucci e De Rose i carabinieri hanno trovato complessivamente 6mila euro ritenuti provento della vendita dello stupefacente. Il terreno era nella disponibilità di Giannelli che lo ha affittato da una persona del luogo. La vendita al dettaglio della droga avrebbe fruttato un milione e mezzo di euro.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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