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«L'Annunziata assumerà altro personale»

COSENZA Il management dell’ospedale dell’Annunziata replica alle critiche mosse da Giuseppe Mazzuca, capogruppo del Pse in consiglio comunale, sul piano delle assuzioni nell’Azienda ospedaliera di …

Pubblicato il: 13/07/2015 – 8:21
«L'Annunziata assumerà altro personale»

COSENZA Il management dell’ospedale dell’Annunziata replica alle critiche mosse da Giuseppe Mazzuca, capogruppo del Pse in consiglio comunale, sul piano delle assuzioni nell’Azienda ospedaliera di Cosenza. «Il signor Mazzuca – risponde il commissario William Auteri –, evidentemente ritenendosi grande esperto delle problematiche dell’Annunziata, molto più di coloro che, con vari ruoli, in tale ospedale operano da anni, e che lui evidentemente ritiene degli incapaci e ipodotati, afferma che “il consiglio di direzione dell’Ao di Cosenza (in realtà si tratta del Collegio di direzione, il massimo organo sanitario dell’Azienda) individua priorità in termini di personale medico in alcuni ambiti specialistici che riguardano, guarda caso, in maniera preponderante le Unità operative coordinate in qualità di direttori dagli stessi capi dipartimento” affermando, cioè, che i direttori di dipartimento, nel corso delle numerosissime riunioni atte a stilare un adeguato programma di assunzioni, si sarebbero preoccupati di risolvere prioritariamente i propri problemi, infischiandosene di affrontare altre criticità». Una lettura distorta, secondo il manager, perché «Mazzuca dimentica che il decreto commissariale numero 2 del 26 marzo 2015 (Disposizioni in materia di reclutamento dei personale del Servizio sanitario regionale) non consente alcuno spazio di manovra, ma impone la scelta del personale nell’ambito della sola area dell’Emergenza-Urgenza (Pronto Soccorso, Rianimazione, Terapie Intensive, Servizi Radiologici) e così è stato fatto. Pur essendo presenti, nel Collegio di direzione, i direttori dell’Ematologia, della Gastroenterologia, della Farmacia, della Nefrologia, della Neurochirurgia, non è stata avanzata alcuna richiesta di medici da assegnare a tali reparti, a dimostrazione dell’inesattezza dell’affermazione prima citata».

Auteri prosegue nell’analisi per “smontare” le affermazioni del capogruppo del Pse: «Che ci siano “stimati professionisti che lavorano da molti anni nei reparti di Dermatologia, Oncologia, Medicina Interna, Medicina Nucleare e altri ancora, al momento tagliati fuori da questo piano delle assunzioni” (ritengo che si riferisca ai precari) lo so perfettamente, trattandosi di colleghi con cui lavoro da anni e che non necessitano di alcun paladino che rappresenti il loro indiscutibile diritto alla stabilizzazione. A tal riguardo, colgo l’occasione per informare il signor Mazzuca, che in questi giorni, su richiesta della struttura commissariale, sarà presentato un piano aggiuntivo per l’assunzione di altro personale (non solo medico), in cui ovviamente saranno comprese tutte le Unità operative non considerate nel primo decreto. Su questo non mi soffermo oltre, trattandosi di una operazione squisitamente tecnica. Per quanto riguarda il “caso emblematico” della Ginecologia, sinceramente non sono riuscito a interpretare quanto riportato nel comunicato stampa, per cui non posso rispondere in maniera adeguata».
Per il commissario ci sarebbero, poi, nel comunicato stampa, «una serie di osservazioni talmente contorte e di difficile interpretazione, da farmi ipotizzare dei contenuti reconditi che non sono in grado di decifrare: non capisco cosa voglia dire quando parla di medici sacrificabili di serie A e B oppure che “la possibilità di sbloccare una quota di assunzioni all’ospedale dell’Annunziata è stata piegata ai soliti giochetti ambigui” (probabilmente non sono ben chiare le norme che, in Piano di Rientro, siamo tenuti a rispettare) oppure a quali ristretti e privilegiati circoli bisogna appartenere per non essere condannato al precariato eterno nel silenzio (eterno)».
«In riferimento all’ultima sua affermazione – conclude Auteri – “non ci sono alternative: Auteri e la sua direzione devono trarre le dovute conclusioni e rassegnare le dimissioni” voglio ricordare al Sig. Mazzuca che le mie dimissioni furono già presentate, alla fine di dicembre dello scorso anno e poi ritirate a seguito di una pressante richiesta da parte di importanti esponenti dell’area politica a cui il signor Mazzuca appartiene. Il vero problema, quindi, è un altro: l’impossibilità di rimettere il mio mandato. Per cui se il signor Mazzuca mi può in tal senso dare un aiuto, sappia che l’accolgo con piacere e senza alcun rancore (anzi con riconoscenza)».

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