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Scura a Oliverio: «Il budget per i privati resta»

CATANZARO È un secco no quello ricevuto dal governatore Mario Oliverio da parte del Commissario per il Piano di rientro nella sanità, Massimo Scura, in merito alla richiesta di sospensione del decr…

Pubblicato il: 13/07/2015 – 6:37
Scura a Oliverio: «Il budget per i privati resta»

CATANZARO È un secco no quello ricevuto dal governatore Mario Oliverio da parte del Commissario per il Piano di rientro nella sanità, Massimo Scura, in merito alla richiesta di sospensione del decreto 80 relativo al budget per i privati. L’iniziativa del presidente della Regione era stata sintetizzata in una missiva, indirizzata anche al sub commissario Andrea Urbani, nella quale Oliverio oltre allo stop immediato del provvedimento, diceva anche di capire «le difficoltà di chi, come il commissario Scura, da soli pochi mesi in Calabria, conosce poco la complessità, gli abusi e le clientele vecchi e nuove che si annidano nel sistema sanitario calabrese. Il rispetto delle regole e della trasparenza deve costituire nella pratica quotidiana e nella pubblica amministrazione un vincolo imprescindibile. Abbiamo condiviso sin da subito di lavorare in una feconda cooperazione istituzionale al fine di portare in tempi brevi la gestione sanitaria calabrese in regime ordinario. Sono sicuro che questo obiettivo primario rimane condiviso dalla gestione commissariale e dalla regione. L’equilibrio finanziario del sistema sanitario calabrese e condizione primaria. L’economia prodotta in tutte le attività sanitaria devono stare in questa cornice strategica. Nello specifico non capisco l’accanimento messo in atto per ridistribuire le economie prodotte (Campanella) per il trasferimento di alcuni servizi in altra struttura che soffre già problemi di liquidità, in modo discrezionali e clientelari. Quanto al metodo scelte di riorganizzazione, riqualificazione, investimenti devono trovare sempre la concertazione con i soggetti interessati e con la Regione».
Parole che non sembrano aver turbato più di tanto Scura, fermamente intenzionato a proseguire sulla sua strada. Il commissario ha infatti ribadito non solo che il decreto 80 non verrà modificato, ma anche che in soli quattro mesi la sua “cura”, «sta imprimendo un cambio di passo radicale rispetto al passato sotto il profilo gestionale e questo forse non va giù a quanti per anni hanno agito in maniera clientelare e discrezionale. La definizione del budget – ha poi spiegato Scura – nasce dalla verifica del fabbisogno di prestazioni da parte delle Asp. Inoltre l’importo è rimasto inalterato e usufruisce delle risorse, pari a circa dieci milioni di euro, assegnate nel 2014 alla Campanella».
Nella disputa si registra anche l’intervento del Movimento 5 stelle che attraverso i parlamentari Dalila Nesci e Nicola Morra, ha invitato Oliverio a «rivolgersi alla magistratura se ritiene che nell’operato di Scura ci sia stato clientelismo proprio come fa, con fatti e prove, il nostro movimento».

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