COSENZA Nessuna legge duplicata. Il progetto di Orlandino Greco e quello di Alfonso Grillo sulla Dieta mediterranea sono due cose totalmente diverse. Lo sostiene Greco, in una nota nella quale replica alle accuse dell’ex consigliere regionale vibonese e spiega che «la proposta di legge presentata con onorevole Franco Sergio supera la legge approvata dalla Regione Calabria». Innanzitutto perché «non si limita al sostegno di una determinata “Fondazione” ma interessa, come si evince dal preambolo alla legge presentata, tutti i soggetti pubblici e privati che a diverso titolo sono interessati alla promozione e valorizzazione economica della Dieta mediterranea di riferimento il cui modello fu identificato a Nicotera da Ancel Keys e dai suoi collaboratori ma che è estendibile al resto dei territori della Regione». Poi, prosegue Greco, «la legge ha una visione organica e strategica per la valorizzazione e certificazione anche health claim delle filiere dei prodotti non di una sola area ma dell’insieme dei territori regionali che rispettano gli indici di adeguatezza al modello di riferimento (Nicotera) riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale e promossi dalla Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo».
La legge presentata da Greco e Sergi, inoltre, «è il risultato proprio degli studi nazionali e internazionali condotti a Nicotera e in altre sette nazioni – Seven Countries Studies – e verificati e validati anche successivamente ad Ancel Kiyes da numerosi studiosi». Per chiudere, «la legge presentata mette in piedi una governance del complesso sistema di valorizzazione economica delle produzioni, delle filiere produttive e degli stili di vita connessi al Modello di Dieta mediterranea italiana di riferimento».
Una serie di considerazioni che fanno dire al capogruppo di “Oliverio presidente” che non c’è «spazio per inutili conflitti, ma la necessità, nell’interesse della Calabria e soprattutto degli operatori nel settore primario, di riappropriarci di un potenziale economico e produttivo per il benessere economico e la salute dei calabresi. Infine poiché c’è l’interesse ad animare nei mesi a venire un dibattito puntuale su tutto il territorio regionale, anche con esperti sull’argomento, Alfonso Grillo potrà utilmente approfittarne partecipandovi e convincersi di quanto precisato».
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