REGGIO CALABRIA Nonostante una parziale riforma della sentenza del Tribunale di Locri e alcune clamorose assoluzioni, reggono accuse e condanne per gli ex amministratori di Marina di Gioiosa Jonica, tutti puniti anche in secondo grado a pesanti pene detentive. Così ha deciso la Corte d’appello di Reggio Calabria, che ha in larga parte confermato l’impianto accusatorio dell’inchiesta Circolo Formato, l’indagine che ha inchiodato vertici e affiliati alla cosca Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica, a vario titolo accusati di associazione mafiosa e traffico e spaccio di stupefacenti, travolgendo anche l’amministrazione comunale, poi sciolta per mafia. Sono stati non a caso condannati tanto in primo come in secondo grado l’ex sindaco Rocco Femia, punito con 10 anni di carcere, e l’ex assessore Rocco Agostino, condannato a 7 anni, mentre incassa una lievissima riduzione di pena l’ex collega di Giunta Vincenzo Ieraci, condannato a 9 anni e 4 mesi in primo grado e a 9 anni in secondo. Per decisione dei giudici di piazza Castello arrivano tuttavia anche clamorose assoluzioni. Cadono infatti tutte le accuse nei confronti di due soggetti considerati elementi di vertice dell’omonimo clan – Francesco Salvatore Mazzaferro, in primo grado condannato a 15 anni, e Rocco Piero Mazzaferro, in prima istanza punito con 11 anni – come nei confronti di Giuseppe Agostino e Massimiliano Agostino, entrambi in precedenza condannati a 7 anni. Assoluzioni che si aggiungono a quelle già decise in primo grado e confermate in appello per Arturo Mittica, Giuseppe Coco, Salvatore Lucà, Gianluca Manno, Vincenzo Mazzaferro, Daniele Tassone e Giuseppe Sfara. Escono invece seriamente riformate le condanne a Domenico Agostino,(18 anni e 3 mesi più 28 mila di multa), Cosimo Agostino, (11 anni), Fabio Agostino (11 anni e 6 mesi più 4mila euro di multa), Francesco Ieraci,(10 anni e 6 mesi più 4 mila di multa), Giuseppe Tuccio (13 anni e 6 mesi, più 26mila di multa) , Ernesto Mazzaferro (12 anni e 6 mesi), Nicola Pignatelli (11 anni), Vincenzo Agostino (7 anni), Franco Avenoso, (1 anno e 6 mesi) e Salvatore Larosa ( 1 anno e 6 mesi a 1 anno e 600 di multa). La Corte ha invece dichiarato il non doversi procedere perché l’azione penale non doveva essere esercitata per mancanza di querela di parte per Giuseppe Aquino. Scattata all’alba del 3 maggio nei confronti di presunti appartenenti al clan Mazzaferro di Marina di Gioiosa, l’operazione Circolo formato ha portato al fermo non solo di presunti capi e affiliati del clan, ma anche di politici, tutti eletti in quelle amministrative dell’aprile 2008 che gli inquirenti ritengono drogate dalle cosche gioiosane. Elementi poi confermati dalla commissione d’accesso spedita dal Viminale nel piccolo centro della costa jonica reggina che non potrà fare altro che sciogliere l’amministrazione per palesi infiltrazioni mafiose.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it
x
x