REGGIO CALABRIA Beni per un valore di 3 milioni di euro sono stati sequestrati dalla polizia nel Reggino. Il sequestro, a carico di Teodoro Crea, considerato il capo dell’omonimo clan di Rizziconi, interessa un’impresa che opera nella coltivazione di frutti oleosi e agrumi e dell’allevamento di ovini e bovini, patrimonio aziendale e conti correnti.
Si tratta di un ulteriore provvedimento di sequestro nei confronti di Crea. Il sequestro a carico di Crea fa seguito ad analoghi provvedimenti, eseguiti il 21 maggio e il successivo 13 giugno, nell’ambito dell’operazione “Feudo”, con la quale sono stati aggrediti i beni rientranti nella disponibilità dei principali esponenti della pericolosa cosca “Crea”, per un valore stimato di circa 6,3 milioni di euro.
È intestata alla moglie dell’anziano boss Teodoro Crea, l’impresa sequestrata a Rizziconi dalla Polizia di Reggio Calabria che ha eseguito un provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria – Sezione misure di prevenzione. Crea è ritenuto capo indiscusso della omonima cosca operante a Rizziconi. Il provvedimento del Tribunale scaturisce dalle indagini della Divisione Anticrimine della Questura reggina, tese a verificare l’illecita provenienza del patrimonio direttamente o indirettamente riconducibile alla consorteria criminale. È stato così disposto il sequestro dell’impresa individuale “Burzì Clementina” , attiva nel settore della coltivazione di frutti oleosi e agrumi e dell’allevamento di ovini e bovini, nonche’ degli elementi presenti nel patrimonio aziendale e dei conti correnti. Dalle indagini è emerso che per l’impresa nel corso del tempo sono stati sostenuti dei costi di notevole entità, del tutto in contrasto con le risorse economiche dichiarate dal nucleo familiare dei Crea. A maggio e giugno scorsi, nell’ambito dell’operazione Feudo, erano stati eseguiti altri 6 provvedimenti di sequestro nei confronti di esponenti della cosca Crea, per un valore di 6,3 milioni di euro. Il valore dei beni dell’odierno sequestro ammonta invece a circa 3 milioni di euro.
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