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In riva allo Stretto parte il Madfest

REGGIO CALABRIA Una promessa mantenuta dopo mesi di duro lavoro, una vittoria costruita sulle spalle di piccoli traguardi raggiunti insieme durante l’anno: così (L)imitazione ha presentato il suo “…

Pubblicato il: 18/07/2015 – 13:10
In riva allo Stretto parte il Madfest

REGGIO CALABRIA Una promessa mantenuta dopo mesi di duro lavoro, una vittoria costruita sulle spalle di piccoli traguardi raggiunti insieme durante l’anno: così (L)imitazione ha presentato il suo “Madfest”, il primo festival di musica indipendente totalmente autorganizzato, grazie al lungo percorso di serate di autofinanziamento portato avanti dal collettivo musicale fin dal novembre scorso.

«Il Mad Fest – dice Francesco Villari, voce della band reggina degli Allmyfriendsaredead e una delle anime di (L)imitazione – è l’esito di un percorso di un anno di lavoro, partito da una scintilla che ci ha portato a unirci per ragionare su quale potesse essere fra noi il margine di collaborazione per costruire un’alternativa all’unico evento fatto passare come “culturale” dell’estate reggina dell’anno scorso, cioè il famoso festival delle cover band». Quasi uno schiaffo per musicisti e amanti della musica che proprio grazie a quella provocazione hanno trovato la forza – e forse la voglia – per iniziare a ragionare sulla scena culturale cittadina, i suoi limiti e le sue potenzialità E il bilancio dell’epoca di certo non è stato positivo. «Pochi spazi, pochi soldi, poche iniziative- spiega Villari, ripercorrendo quel percorso – e per di più gestite un po’ alla carlona». Un deserto cui il collettivo – una realtà aperta cui tutti possono partecipare, sottolineano da (L)imitazione – ha deciso di dire basta, riempiendolo con i contenuti musicali e culturali che lui stesso ha creato, mettendo insieme talenti, capacità e date delle band di Reggio, così come il lavoro e l’impegno di chi ha voluto sostenerle.

UN PERCORSO LUNGO UN ANNO Ne sono venuti fuori quattordici appuntamenti con band e artisti di Reggio – due al mese dal 22 novembre ad oggi – ospitati da realtà diverse, più i due eventi speciali del primo maggio e della Festa dell’estate che hanno visto la partecipazione di nomi importanti della musica indipendente, interessati a scommettere sulla realtà di (L)imitazione. Un lavoro non semplice, iniziato da zero e costruito passo dopo passo, serata dopo serata, con tutte le difficoltà di una realtà che si muove senza grandi mezzi, ma con degli obiettivi chiari: «Costruire a Reggio Calabria qualcosa di diverso dal semplice intrattenimento, che c’è, ci sarà, sarà finanziato, ma non può essere l’unica alternativa. Il percorso di (L)imitazione che culmina nel Mad fest – aggiunge Villari – significa esattamente questa alternativa». La differenza – continua Giuseppe Porcino, musicista e pioniere del collettivo – «è che l’intrattenimento è più semplice, non migliore o peggiore. Organizzare un concerto cover in un locale è molto più semplice di una serata di musica indipendente. L’arte presuppone un impegno mentale, va capita, digerita, e questo può non succedere. Può piacere o non piacere». 

OPPORTUNITA’ PER PUBBLICO E BAND Un rischio che pochi – se non nessuno – sono disposti a correre, ma che (L)imitazione nel corso dell’anno ha voluto e saputo gestire, dando la possibilità al pubblico di conoscere quanto la città produca, ma anche alle band di muoversi in una scena musicale viva, che proprio grazie al lavoro del collettivo è tornata a figurare sulla mappa della musica indipendente italiana. Una condizione essenziale – spiegano dal collettivo – per permettere ai gruppi reggini di fare il salto e confrontarsi con un circuito non solo cittadino e non solo regionale, ragionando con chi oggi in tutta Italia crea l’alternativa musicale. E proprio l’alternativa sarà la pietra angolare del Fest di sabato prossimo. Evento sintesi – dice Giada Miscerù, artista, fotografa e padrona di casa del laboratorio Art factory che ha ospitato la presentazione del festival – di una proposta altra «che a Reggio esiste e lo dimostra questo spazio, lo dimostra questo festival».

(L)IMITAZIONE NON SI FERMA Un punto di arrivo, ma anche di nuova ripartenza che si definirà proprio sulla base di quanto verrà fuori dall’appuntamento di sabato prossimo, che sul palco vedrà esibirsi nomi importanti della scena nazionale e non solo, accessibili a tutti ad un prezzo quasi simbolico. «Mantenere un prezzo che fosse abbordabile per tutte le tasche vuole essere un invito a continuare a supportare le iniziative di (L)imitazione. Quello che è oggi il Mad Fest è stato possibile grazie alle forze finanziarie che siamo riusciti a mettere insieme quest’anno, consapevoli che chi parteciperà ha già messo il suo piccolo mattoncino alla riuscita della manifestazione, partecipando alle serate che ci sono state – spiega ancora Villari –. Questo biglietto popolare vuole significare che il percorso non è assolutamente finito e l’anno prossimo partirà con quello che avremo il 26». Un’importante scommessa collettiva che sulla collettività conta per poter continuare, ma proprio grazie alla collettività che ne ha sostenuto le iniziative oggi è in grado di “invitare” sul palco del Lido La Cruz di Saline Joniche, Kutso, Duppy Rockers, LeSigarette!! e La Fine.

GLI OSPITI DEL FEST Una proposta musicale di qualità, che si sta imponendo sui palchi nazionali e internazionali – i Kutso hanno presentato il loro primo acclamato album al Primo Maggio di Piazza S. Giovanni a Roma come al Festival di Sanremo, i Duppy Rockers vantano collaborazioni di livello con vere e proprie icone delle varie famiglie del mondo grande del reggae da Jaka ai Sud Sound System– e hanno scelto di credere nella scommessa di (L)imitazione. L’evento costruito dal collettivo è stato inserito dal duo romano LESIGARETTE!! nel tour attualmente in corso per la presentazione del primo album “2+2=8” – così intitolato perché “tutto sommato è sempre bene prepararsi a risultati inaspettati”, mentre è della vicina Cosenza la band dei “La fine”, che si si è imposta sulla scena italiana già con l’album d’esordio “Scontento”, unendo il post hardcore italiano al punk rock inglese, passando per il noise chitarristico ed il post rock di estrazione americana. Vere e proprie chicche musicali con cui (L)imitazione festeggia e si festeggia al termine di un anno di duro lavoro, ricordato da alcune delle band reggine, che sostengono il progetto del collettivo e cui sarà riservato un vero e proprio “posto al sole” nelle ore che precedono le esibizioni degli ospiti. A partire dalle 15, al lido La Cruz si esibiranno A Mood Project, Biodegradabdrs, Bluestones, Drunklit, Francesco Stilo Cagliostro, LaBrain, Spring Decade e Uvì, «come da naturale conseguenza di un lavoro – si spiega- svolto nell’ottica anche di cercare spazi per le band che lavorano sul territorio”. E tutto per preparare le future attività del collettivo, che già da fine agosto promette di tornare «a far risuonare l’arte», dandole lo spazio che in molti vorrebbero negarle. E (L)imitazione – lo ha dimostrato – sa mantenere le promesse.

 

a.c. 

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