LAMEZIA TERME «Per quanto la popolazione possa essere abituata ad assistere a giochi di potere sulle poltrone, non sarebbe ammissibile speculare sulla salute e sulla vita delle persone». È con parole dure che il Presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme Francesco De Sarro chiede un riequilibrio di personale e risorse sanitarie sul territorio, pretendendo che la sua città venga tenuta in considerazione. «È inaccettabile – sostiene – mortificare le tante professionalità esistenti nell’ospedale di Lamezia Terme costrette, da tempo, a sopportare turni massacranti di lavoro a causa di carenza di operatori sanitari. L’assunzione di nuovo personale è una esigenza non più rinviabile». Per De Sarro «le richieste attualmente avanzate dalle strutture sanitarie superano abbondantemente il tetto fissato delle mille assunzioni in Calabria. Dall’Annunziata di Cosenza sarebbero partite 319 richieste d’assunzione, dal Mater Domini di Catanzaro 272, dall’Asp di Crotone 357, a queste si aggiungono l’Asp di Cosenza e l’azienda ospedaliera di Reggio Calabria che porterebbero il totale a 1239. Senza nulla voler togliere a questi importanti presidi sanitari e alle loro legittime aspettative mi auguro che nella ripartizione del personale da assumere si tenga conto in maniera significativa dell’ospedale di Lamezia Terme». Per questo, il presidente del consiglio comunale di Lamezia sostiene che «intervenire a sostegno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme è un dovere ineludibile. Basta fare un giro nei reparti del nosocomio per constatare che il personale sanitario svolge delicate funzioni in condizioni psicofisiche insostenibili».
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