REGGIO CALABRIA Sinergia tra Cnr e Università “Mediterranea” di Reggio Calabria. È stato al centro dell’incontro tra Luigi Nicolais, presidente del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) e un gruppo di docenti dell’ateneo dello Stretto. In particolare, «l’incontro – si legge in una nota della “Mediterranea” – è stato l’occasione per avviare un percorso di sistematizzazione della interazione tra i due enti di ricerca pubblici al momento in capo all’iniziativa dei singoli gruppi di ricerca che interagiscono con gli istituti del Cnr nell’ambito di specifici progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico in diverse aree disciplinari quali: l’ICT, l’elettronica, l’agroalimentare, la bioingegneria, l’ambiente, l’energia, ecc». «Nel quadro degli accordi tra due enti – è detto ancora nel comunicato – particolare attenzione è stata riservata all’ambito scientifico “agroalimentare e salute” oggetto di una importante collaborazione già attivata in seno al Distretto agroindustriale ad alta tecnologia della Calabria. A partire da tale collaborazione prenderà corpo un primo nucleo operativo del Cnr che sarà implementato con specifiche competenze afferenti alle Università di Catanzaro e di Cosenza». In quest’ottica, «il professore Catanoso e la professoressa Mariateresa Russo, responsabile del “Food chemistry lab” dell’Università Mediterranea – aggiunge la nota – hanno guidato il prof. Nicolais ed il prof. Aldo Quattrone, rettore dell’Università di Catanzaro in una visita presso i laboratori di ricerca di Lamezia Terme a valle della quale si è tenuto un incontro operativo presente anche il prof. Crisci in via telematica. L’evento – conclude – segna un passaggio importante nella strutturazione del sistema della ricerca in Calabria, prodromico alle sfide poste dalla programmazione Pon/Por 2004-2010 e Horizon 2020».
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