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Cosche cosentine, la Dda chiede il processo per 47 persone

COSENZA La Dda di Catanzaro ha predisposto la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 47 persone ritenute appartenenti alla cosca Rango-Zingari attiva nella provincia di Cosenza. I procurat…

Pubblicato il: 21/07/2015 – 14:56
Cosche cosentine, la Dda chiede il processo per 47 persone

COSENZA La Dda di Catanzaro ha predisposto la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 47 persone ritenute appartenenti alla cosca Rango-Zingari attiva nella provincia di Cosenza. I procuratori aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e il sostituto procuratore Pierpaolo Bruni hanno chiesto che vengano portati a processo gli esponenti della consorteria criminale, a vario titolo accusati di associazione mafiosa, estorsione, spaccio e omicidio.

Si tratta di Maurizio Rango, Franco Bruzzese, Ettore Sottile, Luciano Impieri, Adolfo Foggetti, Daniele Lamanna, Mario Perri, Andrea Greco, Antonio Abbruzzese classe 1975, Celestino Bevilacqua, Rocco Bevacqua, Francesco Vulcano, Domenico Cafiero, Francesco Ciancio, Gennaro Presta, Attilio Chianello, Antonio Imbroinise, Danilo Bevilacqua, Domenico Mignolo, Giuseppe Esposito, Giuseppe Montemurro, Roberto Pastore, Luca Maddalena, Giuseppe Curioso, Alfonso Raimondo, Antonio Chianello alias “gemellino”, Alessio Chianello, Fabio Calabria, Gianluca Arlia, Giovanni Iannuzzi, Antonio Intrieri, Leonardo Bevilacqua, Cosimo Bevilacqua, Stefano Carolei, Francesco Vivacqua, Alberto Ruffolo, Mario Mignolo, Gianluca Cinelli, Gianluca Barone, Simone Santoro, Gianluca Marsico, Sharon Intrieri, Jenny Intrieri, Anna Abbruzzese, Giovanni Fiore, Antonio Abbruzzese, classe 1970, Francesca Abbruzzese.

La richiesta giunge al termine di due operazioni della Dda condotte contro la cosca cosentina. La prima venne eseguita il 27 novembre 2014 e portò all’arresto di 20 persone, dopo le indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Cosenza e della compagnia di Paola, e dalla squadra mobile di Cosenza. La seconda operazione, denominata “Doomsday”, venne messa a segno il 12 maggio scorso e in questo caso 13 persone vennero sottoposte a fermo dai carabinieri dal reparto operativo del comando provinciale di Cosenza. Tra i reati contestati c’è anche l’omicidio di Luca Bruni, scomparso il 3 gennaio 2012 e il cui cadavere è stato trovato lo scorso inverno grazie alla collaborazione di Adolfo Foggetti. Per il delitto sono indagati Maurizio Rango, e Franco Bruzzese, ritenuti “reggenti” della cosca Rango-Zingari e Daniele Lamanna.

 

Alessia Truzzolillo

a.truzzolillo@corrierecal.it

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