LAMEZIA TERME Il nuovo giro di perquisizioni disposte nell’ambito dell’indagine “Dirty soccer” rischia di portare ulteriori guai per le società sportive calabresi coinvolte nello scandalo sul calcioscommesse.
Le partite finite sotto inchiesta sono più di 40, mentre 36 sono le società coinvolte a vario titolo, di cui 7, essendo contestata una responsabilità diretta, sono a rischio retrocessione. Tra queste anche la Vigor Lamezia, a cui la Procura federale guidata da Stefano Palazzi – come riporta il sito web della Gazzetta dello Sport – contesta due responsabilità dirette, punibili con la retrocessione.
Illecito sportivo, associazione finalizzata all’illecito e divieto di scommesse: queste alcune delle contestazioni mosse dalla Procura federale che ieri ha notificato la chiusura indagini, preludio ai deferimenti (o alle archiviazioni) che dovrebbero arrivare nella prossima settimana, mentre il processo presso il Tribunale federale potrà celebrarsi entro ferragosto e prima di settembre potrebbe esserci il secondo grado.
L’omessa denuncia in merito alla partita con il Barletta dell’1 aprile, invece, viene contestata a Giuseppe Cosentino, all’epoca dei fatti presidente del Catanzaro. In questo caso c’è responsabilità diretta, ma non nell’illecito, più la responsabilità oggettiva per gli illeciti sportivi contestati al d.s. Ortoli e al giocatore Giampà, «che riferiva al presidente Cosentino il quale tuttavia si opponeva alla sua realizzazione».
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