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Bilanci in (dis)ordine, la Regione Calabria rischia molto

La delibera (n. 191/2015) della Sezione controllo della Corte dei conti di L’Aquila mette sulle spine la Regione Calabria. I giudici erariali aquilani hanno, infatti, segnalato al presidente del Co…

Pubblicato il: 23/07/2015 – 8:35
Bilanci in (dis)ordine, la Regione Calabria rischia molto

La delibera (n. 191/2015) della Sezione controllo della Corte dei conti di L’Aquila mette sulle spine la Regione Calabria. I giudici erariali aquilani hanno, infatti, segnalato al presidente del Consiglio dei ministri il perseverare dei gravi inadempimenti contabili riscontrati nel bilancio (e dintorni) della Regione Abruzzo. Di conseguenza, hanno invocato l’applicazione dell’articolo 126 della Costituzione e, quindi, lo scioglimento del Consiglio regionale, in linea con quanto ribadito dalla Consulta (sentenza 219/2013) in tema di violazione dei principi di coordinamento della finanza pubblica. In buona sostanza, l’attento giudice abruzzese ha ritenuto riscontrare in siffatti biasimevoli comportamenti il compimento di gravi violazioni di legge tali da richiedere l’applicazione dello scioglimento, atteso l’isolamento della Regione Abruzzo nel contesto della Regioni italiane in riferimento all’inderogabile principio del concorso obbligatorio all’equilibrio di bilancio della Repubblica.

Più precisamente, oltre a lamentare la non adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parifica 2012, ha sottolineato la mancata conclusione del procedimento di riaccertamento dei residui a tutto il 2013 e, dunque, ha eccepito una palese violazione in materia, nei termini perentori e nelle modalità fissati dal vigente testo del decreto legislativo 118/2011.

Insomma, il magistrato dei conti abruzzese ha fatto ciò che dovrebbero fare tutti e che, spesso, non fanno.

Anche la Regione Calabria sarà chiamata ad una simile attenta valutazione, considerato il verosimile pericolo di inciampare in misure simili, stante i reiterati comportamenti negativi e le negligenze che hanno caratterizzato le precedenti gestioni del loro bilancio.

Sarà, quindi, arduo il compito dell’attuale maggioranza a riparare i guasti riscontrabili, che dovranno emergere in tutta la loro portata in ragione dei principi della trasparenza e della verità dovuti ad una collettività che l’ha premiata con un consenso eccezionale. Un evento auspicato che dovrà costituire il punto di inizio della gestione Oliverio della quale il governatore dovrà dare il conto a fine legislatura. La compagine di governo regionale è attrezzata dei saperi e delle capacità necessari, così come la competente commissione consiliare si distingue, rispetto al passato, per competenza ed espressioni di buona amministrazione.

Il compito non sarà facile, dal momento che la pulizia dei residui, che dovranno essere tradotti in crediti e debiti, rispettivamente per quelli attivi e passivi, dovrà essere affrontata con coraggio e con profonda autocritica, anche da parte della dirigenza (ri)chiamata all’adempimento. Sono state troppe, invero, le marachelle commesse, in specie quelle di spazzare residui passivi/debiti ricorrendo ad un’allegra perenzione amministrativa, per dimostrare uno stato di salute del bilancio di contro ammalato grave. Una abitudine consolidata per rintracciare risorse apparentemente “fresche” da spendere alla bisogna, soprattutto per soddisfare clientele e per affrontare spese, frequentemente poco chiare. 

Tutto questo ha prodotto un buco nero che bisognerà evitare che, attraverso giochi di prestigio, diventi grigio con tendenza al bianco. Per fare tutto ciò e farlo bene occorre caratterizzare i comportamenti istituzionali con un nuovo elemento: la diversità. A cominciare con la determinazione veritiera del saldo di gestione dei residui, che tuttavia tarda ad emergere, nella consapevolezza che esso contribuirà a determinare un disavanzo effettivo miliardario, cui dovrà darsi riparo a spesa dei calabresi. Insomma, il passato non chiaro mette a rischio di default la nostra Regione. Lo si è sempre saputo! Nonostante ciò, nessuno ne ha parlato, tantomeno nessuno lo ha eccepito!

*Docente Unical

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