PALMI Tre condanne e quattro assoluzioni. È questo il verdetto del Tribunale di Palmi al termine del processo “Cosa mia ter” che coinvolge il clan Gallico. Il Tribunale ha condannato a 10 anni di carcere Gesuele Vincenzo Misale, a 12 anni e 6 mesi Domenico Nasso, a 10 anni di reclusione l’avvocato Vincenzo Minasi, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia dei beni aggravata dall’aver agevolato la cosca Gallico di Palmi. Regge quindi l’accusa, rappresentata dai pm Giovanni Musarò e Roberto Di Palma. L’avvocato Minasi è stato anche interdetto per 5 anni dalla professione forense. Secondo l’accusa era proprio Minasi a mettere il clan al riparo dalle “attenzioni” di investigatori e inquirenti tramite società di comodo intestate a prestanome, in Italia, ma soprattutto negli Stati Uniti e in Svizzera, svolgendo un ruolo che andava oltre a quello di difensore. Minasi è stato già condannato in via definitiva a Milano a 3 anni 10 mesi per i suoi rapporti con il clan Lampada. Assolti invece Vincenzo Galimi, Giuseppe Galimi, Antonio Galimi e l’avvocato Francesco Cardone. Il Tribunale ha inoltre disposto il dissequestro della “A.G.G. Costruzioni srl” con la conseguente restituzione ai proprietari, ossia ai fratelli Galimi.
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x