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A3, il viadotto Italia sarà riaperto stasera

MORMANNO È stato inaugurato dal ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, e dal presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, il nuovo tratto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Cala…

Pubblicato il: 24/07/2015 – 11:19
A3, il viadotto Italia sarà riaperto stasera

MORMANNO È stato inaugurato dal ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, e dal presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, il nuovo tratto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra la galleria del Fossino e lo svincolo di Laino Borgo, tra le province di Cosenza e Potenza. Il tratto conduce sul viadotto Italia, dissequestrato dalla magistratura dopo il crollo verificatosi il 2 marzo scorso che provocò la morte di un operaio romeno.

«La Salerno-Reggio Calabria – ha detto il ministro Delrio – non è più un incubo, ma pensiamo possa diventare anche con questa iniziativa di oggi un segnale di forte speranza». «È una coincidenza felice – ha sostenuto, da parte sua, Armani – che il tratto rimasto da completare venga aperto in contemporanea con il viadotto Italia nel periodo dell’esodo».

 

STASERA LA RIAPERTURA DEL VIADOTTO A margine della conferenza stampa, l’Anas ha dato l’annuncio atteso ormai da mesi: sarà riaperto già stasera e non più domani, come era stato annunciato in un primo tempo, sia pure, su un’unica carreggiata, il Viadotto Italia dell’A3, chiuso dal 2 marzo scorso a causa del crollo di una campata. All’incontro con i giornalisti, insieme al Ministro Delrio, hanno partecipato il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani; il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ed il procuratore generale di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, che coordina l’inchiesta sul crollo del viadotto che provocò la morte di un operaio romeno.

 

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«VIA LA CORRUZIONE» L’inaugurazione è stata introdotta da un minuto di silenzio in memoria di Adrian Miholca, l’operaio romeno morto lo scorso 2 marzo nel crollo del Viadotto Italia: «La perdita gravissima di Adrian – ha detto Delrio – è stata onorata, anche se non se ne cancella la gravità, con il lavoro quotidiano di ognuno di noi e facendo ciascuno la sua parte, così com’è stato». E come sarà anche in futuro, con una particolare concentrazione sull’aspetto della legalità, affrontato dal ministro nel suo intervento: «Il presidente Renzi vuole che l’A3 venga completata. C’è però una condizione perché ciò avvenga. Quest’opera è stata a lungo oggetto di interessi e di infiltrazioni della criminalità organizzata che hanno determinato ritardi nei lavori. Mandando via la corruzione, come è stato fatto con Expo e con il Mose, riusciremo a ridare di quest’opera non un racconto negativo ma di speranza e di rinascita della Calabria, del Meridione e dell’Italia tutta». 

 

LE ALTRE OPERE «La Calabria in materia di infrastrutture – ha proseguito poi il ministro Delrio – avrà l’attenzione che merita. Abbiamo un programma molto definito sulle strade statali, a partire dall’A3, fino alla Trasversale delle Serre, alla 106 jonica e altre importantissime per restituire un minimo di connessione a questa regione, che purtroppo soffre di un ritardo di decine e decine di anni». «Decideremo con il presidente Mario Oliverio – ha aggiunto Delrio – così come accade per le altre regioni. Faremo una programmazione e poi ne illustreremo gli esiti ai cittadini calabresi, assumendo degli impegni precisi».

 

«GLI ITALIANI TORNINO IN CALABRIA» «Gli italiani devono tornare quest’anno in vacanza in Calabria. Coraggio». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, in vista della riapertura del Viadotto Italia. “Oggi andiamo a ripristinare la carreggiata – ha aggiunto Delrio – per permettere una fluidità non ancora completa ma comunque in grado di permettere una percorribilità dell’arteria. Noi diciamo agli italiani: abbiate fiducia perché si può raggiungere la Calabria attraverso l’A3, che non è più quell’incubo troppe volte raccontato. E quest’estate non ci sarà un solo cantiere aperto fatta eccezione per i due chilometri del viadotto Italia». «Per venire qui stamane – ha detto ancora il ministro – l’ho percorsa ed è un’opera bellissima. E nelle prossime ore la percorrerò fino a Reggio Calabria, chilometro dopo chilometro, proprio per rendermi conto di quello che bisogna fare ancora. Sono sicuro che con l’impegno di tutti, delle nostre aziende, dei nostri ingegneri e dell’Anas, che adesso si è impegnata con maggior rigore in quest’opera, potremo raccontare una storia di successo».

 

MAZZOTTA: «CONCILIATE ESIGENZE DIVERSE» «Nel momento in cui si incrociano le esigenze di un procedimento penale con quelle di natura metagiuridica, sociale ed economica, di un intero comprensorio e direi dell’Italia meridionale in generale, indubbiamente, è difficile riuscire a mantenere l’equilibrio e a conciliare esigenze che in alcuni momenti sembrano opposte». Lo ha detto il procuratore generale della Repubblica di Catanzaro Raffaele Mazzotta, che ha adottato il provvedimento di dissequestro del Viadotto Italia dell’A3, dopo il crollo di una campata il 2 marzo scorso, assieme al procuratore facente funzioni di Castrovillari, Simona Rizzo, e al pm Simona Manera, intervenendo nel corso dell’iniziativa che si è svolta al campo base della società Italsarc. «Ho ritenuto doveroso proprio per queste ragioni – ha aggiunto Mazzotta – che fosse assolutamente indispensabile che assumessi sulle mie spalle la responsabilità di questa vicenda. Solo io, come procuratore generale, potevo assumermi responsabilità non delegabili ad altri».

«Fondamentale – ha aggiunto Mazzotta – è stato poi il contatto costante e continuo con il presidente di Anas perché siamo riusciti, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, a trovare il modo di risolvere anche delle problematiche apparse in taluni momenti disperate».

 

OLIVERIO E IL GAP DELLA CALABRIA «La situazione venutasi a creare a seguito della tragica vicenda che ha riguardato il giovane Adian Miholca, alla memoria del quale va un ossequioso ricordo, ha fatto emergere quella che è una condizione infrastrutturale penalizzante della nostra regione, dalla quale bisogna partire per recuperare ritardi di anni». Mario Oliverio ha parteciparo all’incontro col ministro Delrio a Mormanno e ha messo in evidenza i problemi sorti in seguito all’interruzione dell’A3: «Se fossimo stati in un’altra realtà sarebbe stato ugualmente grave, ma avremmo avuto una viabilità alternativa e collegamenti adeguati. In Calabria, invece questa assenza di alternative stradali ha comportato danni seri al nostro sistema delle imprese e alla nostra economia. Siamo al 24 luglio, rimane il mese di agosto, ma la stagione turistica è stata largamente colpita e compromessa da questa vicenda. C’è un’inadeguatezza strutturale: ne ho già parlato con il ministro Delrio con il quale ci vedremo a breve per mettere a punto una strategia che tenga conto della specificità calabrese». «La Calabria – ha concluso il governatore – vuole proporsi come risorsa per il Paese e non come problema e noi dobbiamo fare di tutto perché questo sia. Innanzitutto mettendoci con le carte in regola, come noi stiamo iniziando a fare, seppure con fatica, per esempio sul piano dell’utilizzo delle risorse comunitarie proprio allo scopo di alimentare la crescita e lo sviluppo».

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