REGGIO CALABRIA La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di confisca beni, disposto dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti del 48enne Antonio Bruzzise, esponente di vertice della cosca di ‘ndrangheta “Bruzzise”, operante nel territorio di Barritteri di Seminara, coinvolto nell’operazione denominata “Cosa Mia”, che ha consentito di acclarare come il contesto generale dei lavori di ammodernamento del quinto macrolotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fosse stretto nella morsa delle organizzazioni criminali collegate alle cosche Gallico e Bruzzise. Bruzzise, attualmente detenuto, è stato condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Palmi alla pena di 16 anni di reclusione per associazione mafiosa. Il provvedimento di confisca ha interessato un terreno, un appartamento, un immobile adibito ad autorimessa e il patrimonio aziendale di un’impresa individuale, la “Macrì Maria Teresa”, operante nel settore del trasporto merci, comprensivo di vari automezzi.
Il valore complessivo dei beni è di circa un milione di euro.
x
x