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Buon lavoro alla nuova giunta regionale

In occasione dell’inaugurazione della nuova Cittadella regionale a Catanzaro è stato possibile cogliere dei segnali positivi riguardanti la ripresa della nostra regione, che in ambito amministrativ…

Pubblicato il: 27/07/2015 – 8:03

In occasione dell’inaugurazione della nuova Cittadella regionale a Catanzaro è stato possibile cogliere dei segnali positivi riguardanti la ripresa della nostra regione, che in ambito amministrativo si potranno tradurre in una più produttiva modalità di gestione della cosa pubblica.
Considerando, infatti, che una politica che voglia autenticamente essere a misura d’uomo e di cittadino, intesa come composizione di interessi e non solo come perseguimento di un’ideologia avulsa dai bisogni concreti, né tantomeno come soddisfazione del proprio utile, si rivela ora più che mai urgente ,cercando di risolvere sia le nuove,recenti emergenze socio-economiche che le problematiche croniche che purtroppo da tempo affliggono la nostra regione.
Diviene quindi necessario “aggiustare il tiro” e maturare una nuova ottica. Tale mi sembra lo spirito sintetizzato nelle parole del presidente Mario Oliverio nella conferenza stampa per l’inaugurazione della nuova Cittadella. La nuova giunta regionale vuole segnare un cambiamento che si configuri sempre di più ,nel quotidiano,come una reazione alle difficoltà e carenze che troppo a lungo hanno impedito alla Calabria di tenere il passo con l’Italia, di fatto relegandola a uno stadio di arretratezza.
In questo senso un segnale forte è rappresentato dall’approvazione del Piano regionale anticorruzione, illustrato dal vicepresidente Viscomi, che prevede, fra l’altro, la rotazione dei dirigenti regionali, (finalmente) a partire dal prossimo mese di settembre; adempimento più che essenziale ,oltre le posizioni cristallizzate, forse ferme e bloccate,per alcune, addirittura alla giunta Principe, padre di Sandro, esecutivo nel quale il presidente Oliverio era giovane assessore all’Agricoltura.
Inoltre, col trasferimento degli Uffici Regionali a nuova sede, nel centro di Catanzaro, prende forma anche un’altra questione cui le istituzioni e la giunta regionale in primis manifestano la volontà di far fronte: impedire la desertificazione del capoluogo, e anzi rilanciarlo.E’ questo un aspetto da sottolineare in maniera positiva,nell’auspicio che dalle “dichiarazioni programmatiche “si passi alle soluzioni e indicazioni concrete.
D’altra parte, infatti,un capoluogo di Regione non è “solo” il centro amministrativo di un territorio in cui hanno sede uffici e servizi che lo rendano tale, ma è anche il cuore e la vetrina di quel territorio. Occorre, pertanto, che il rilancio e il nuovo corso auspicati prendano forme evidenti e tangibili anche nello sviluppo urbano della singola città di Catanzaro con l’apporto del Comune e degli altri Enti Territoriali interessati allo sviluppo ordinato ed equilibrato dell’intero territorio catanzarese.
Il segno di discontinuità più forte ed evidente, e che induce a guardare fiduciosamente al cambiamento di rotta, riguarda la modalità di gestione dei rapporti di lavoro in seno alle Fondazioni/Società/Enti in house operanti sul territorio calabrese.
«Con questa giunta i rapporti di lavoro saranno instaurati sulla base di selezione di merito», ha affermato Oliverio, ricordando che sono le competenze certificate di una singola figura professionale a motivarne l’assunzione, e non un giro di clientelismo, amicizie, e poteri forti a coprire le spalle anche di chi occupa un ruolo pur sprovvisto di meriti effettivi.
E’ una dichiarazione da condividere totalmente per promuovere ,senza “inganni e chimere”la “reale inclusione e coesione sociale”in una Regione dove è forte il bisogno del riequilibrio socio/economico , bloccando, oltre il “nepotismo” e il surrogato di clientele”, anche i “trasversalismi ” e i consociativismi antichi e recenti e scrivere, veramente,« una pagina diversa rispetto al passato».
«Si chiuderà la stagione del nepotismo e si aprirà la stagione del merito», continua il Presidente Oliverio, assumendo personale tenendo conto del valore delle esperienze e delle competenze di volta in volta richieste, senza farsi “spingere la mano” dai favoritismi che a lungo hanno condizionato la vita civile e amministrativa della Regione producendo una cesura alle sue possibilità di progresso.
Quanto dichiarato è in linea con l’obiettivo di costruire una Regione diversa,effettivamente nuova e più giusta, senza “primogeniture e senza corsie preferenziali”ma solo governata dai criteri della legittimità, dell’ efficienza e dell’efficacia,
Un discorso più complesso e delicato riguarda i lavoratori di Fondazione Calabria Etica e Fondazione Field, presenti all’inaugurazione della Cittadella, che da diversi mesi non ricevono gli stipendi. Il Presidente Oliverio ha in proposito affermato che sono state avviate le procedure per sbloccare e ristabilire l’erogazione degli stipendi pregressi,anche questo è indice di un nuovo corso: il segno di uscita da una situazione stagnante e opprimente di cui i numerosi lavoratori onesti , che operano all’interno delle Fondazioni, hanno fatto le spese,subendo mortificazioni a fronte di attività lavorative svolte sempre ,con impegno,continuità e professionalità.
Se è vero che il «rinnovamento si realizza e non si annuncia» il percorso tracciato dal presidente Oliverio è da sostenere nella misura in cui, oltre le pur apprezzabili dichiarazioni di principio,saranno adottati provvedimenti e atti conseguenti al fine di realizzare una “Regione/ Casa di Vetro”, governata dalle Regole e nella quale tutti i cittadini Calabresi possano riconoscersi e ritrovarsi nel comune intento di contribuire al rilancio del nostro territorio.

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