Cosenza, il tempo per la metroleggera è (quasi) scaduto

COSENZA «Che fine ha fatto la Metro di Cosenza? È da tempo che ci interroghiamo sul destino di questa fondamentale opera destinata a creare un collegamento stabile tra Cosenza, Rende ed Unical, pensata e programmata da oltre 15 anni e da sempre condivisa da tutti gli attori che nel corso degli anni ne hanno approvato le soluzioni tecniche, quali la Regione Calabria, il Comune di Cosenza, quello di Rende, la Provincia di Cosenza e la stessa Università». Se lo chiede il capogruppo del Pse al Comune di Cosenza Giuseppe Mazzuca, che consegna alle cronache un retroscena della procedura in atto negli uffici della Regione: «Per ciò che è dato sapere nel mese di gennaio si è chiusa la procedura di gara con la presentazione delle offerte, in esito alla quale non è stata assunta alcuna decisione». In sostanza, non si è proceduto né all’aggiudicazione né all’«eventuale soppressione dell’iniziativa».
La cosa che più preoccupa Mazzuca, esponente del centrosinistra cosentino molto vicino all’ex assessore regionale Carlo Guccione «è che il tema sia completamente sparito di scena. Non ne parlano i due sindaci e neanche il presidente Oliverio che, al tempo in cui era presidente della Provincia, partecipava alla Conferenza dei servizi ed approvava il relativo progetto. Oltre al concreto rischio di perdere definitivamente i 160 milioni di euro destinati all’area urbana Cosenza-Rende, ci preoccupa ancora di più l’incoerenza in ordine alle scelte in materia trasportistica».
Il fatto è che «da un lato si stipulano i contratti per la realizzazione del “Sistema metropolitano di Catanzaro”, per i lavori di elettrificazione del tratto ferroviario tra Cosenza e Rogliano e si finanziano gli studi di fattibilità per l’ammodernamento della ferrovia tra Rogliano e Catanzaro, con investimenti che superano complessivamente i 160 milioni di euro; dall’altra non si assume alcuna decisione sul tratto più importante di questa infrastruttura, ossia il sistema metropolitano Cosenza/Rende/Unical, vanificando, di fatto, anche gli altri investimenti, che, a tal punto, perderebbero completamente di significato».
Il problema, come sempre, sono i tempi: «Il tempo sta per scadere e le risorse impegnate stanno per essere definitivamente accantonate. Ricordiamo a tutti che l’opera fino ad oggi è già costata oltre 7 milioni di euro per le progettazioni, validazioni, indagini e approvazioni, e qualche ulteriore decina di milioni dovrà, con molta probabilità, essere resa disponibile per risarcire le imprese che hanno partecipato alla gara in seguito alla mancata finalizzazione della stessa. Ma tutto ciò è materia, evidentemente, da Corte dei Conti, la quale sarà certamente chiamata a valutare responsabilità ed irrogare le previste sanzioni. Non si perda ulteriormente tempo – continua Mazzuca –, si proceda con la contrattualizzazione dell’opera e si preveda il suo inserimento nel cosiddetto Pac, uno strumento che consente di differirne la realizzazione al 31/12/2017 (così come già effettuato con la Metro di CZ), in modo da continuare a garantire all’area Urbana Cosenza-Rende le risorse nella sua interezza. Ci sarà poi tempo e modo per valutare e disporre, nel corso delle progettazione esecutiva a carico dell’appaltatore, di eventuali adeguamenti tecnici e di tracciato che i due sindaci riterranno di suggerire».