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Covello: Sud ancora malato, ma negli ultimi mesi è stato fatto tanto

ROMA «In questo ultimo anno, come attestano numerosi centri di ricerca, da ultimo Confindustria, il Sud ha arrestato la sua discesa che durava da anni. È come un paziente al pronto soccorso a cui i…

Pubblicato il: 30/07/2015 – 14:25
Covello: Sud ancora malato, ma negli ultimi mesi è stato fatto tanto

ROMA «In questo ultimo anno, come attestano numerosi centri di ricerca, da ultimo Confindustria, il Sud ha arrestato la sua discesa che durava da anni. È come un paziente al pronto soccorso a cui in questo ultimo anno sono state praticate terapie per salvargli la vita, ma i dati della Svimez dicono che è ancora grave. Il governo è impegnato a far sì che esca da questa condizione». Così la deputata Stefania Covello, responsabile nazionale Mezzogiorno del Pd. «Per troppo tempo in passato il Mezzogiorno è stato derubricato, marginalizzato dalle grandi scelte strategiche. Povertà, decremento demografico, disoccupazione giovanile e femminile, sono tutte emergenze che conosciamo. Negli ultimi mesi, però – prosegue – sono stati salvati migliaia di posti di lavoro e dato una prospettiva di futuro a molte attività manifatturiere, penso a Whirlpool, Ansaldo, ed altre vertenze, da ultimo Teleperformance di Taranto. Un lavoro faticoso. Sono state poste le premesse per una ripresa di attività economiche come Irisbus, Termini Imerese. Trovate soluzioni per situazioni emergenziali come la vicenda Lsu/Lpu della Calabria. È ripresa l’occupazione in fabbriche importanti come i 1400 assunti alla Fiat di Melfi e le assunzioni che riguarderanno gli stabilimenti di Termoli e Cassino. Affrontati nodi spinosi come Ilva. Puntato sui beni culturali con Matera capitale europea 2019 e 500 milioni per il primo Programma Operativo Nazionale (Pon), cofinanziato dai fondi strutturali europei, dedicato alla cultura del sud. Si è intervenuti per affrontare emergenze infrastrutturali gravi come in Calabria e in Sicilia. Tutti segnali di una volontà di invertire questo trend negativo. Certo i risultati delle terapie hanno bisogno di un margine di tempo per essere assimilate dal corpo di un paziente debilitato come il Mezzogiorno. Siamo però sicuri che questo lavoro si tradurrà in miglioramenti delle condizioni del Sud, sappiamo che in questo territorio si gioca la capacità di ripresa e riscatto di tutto il paese. È tempo di un nuovo patto per il Sud che coinvolga tutti i soggetti istituzionali e sociali. E ogni contributo è bene accetto se privo di strumentalità e di retropensieri congressuali perché la situazione è davvero molto delicata e sul Pd grava la responsabilità di migliorare quei parametri».

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