REGGIO CALABRIA Il Salone dei Lampadari di palazzo San Giorgio a Reggio Calabria ha ospitato la conferenza del Sindaco Giuseppe Falcomatà e di Mimmo Praticò per la presentazione del nuovo progetto amaranto. «Il Comune non è soltanto un notaio che ratifica» ha esordito il primo cittadino, «abbiamo preso un impegno importante: La Reggina e la “regginità” sono sostanzialmente la stessa cosa».
Per il sindaco, quindi, la Reggina «non è soltanto un fenomeno sportivo, per questo motivo non possiamo che stigmatizzare la decisione della Figc di svincolare i giocatori».
Inizia una seconda fase per cui Falcomatà ha invocato il rispetto dei princìpi di legalità e trasparenza, riferendosi in tal senso anche al comunicato rilasciato nei giorni scorsi «è giusto che si sappiano quali aspettative nutrire sotto il profilo sportivo, quali asset, il management sportivo, ma anche il progetto sociale. E non dimentichiamo i giovani». Pertanto, il sindaco ha auspicato un ritorno della Reggina nel più breve tempo possibile negli scenari che le competono «è una caduta, ma ci si deve rialzare. Pertanto chiedo formalmente di poter essere il primo cittadino anche nel sottoscrivere l’abbonamento per il prossimo campionato».
Mimmo Praticò auspica lo stesso interessamento della stampa anche per il futuro: «Fa onore al sindaco essere in prima linea, faccio mie le sue parole accogliendo con piacere la richiesta di abbonamento – ha proseguito il presidente, il quale ha poi rievocato la metafora della finestrella che – esemplifica come il presidente Tavecchio abbia agito correttamente concedendoci una speranza, ma per lo svincolamento nessuno ha responsabilità: le carte parlavano chiaro già allora». L’iscrizione al campionato di serie D e il settore giovanile sono nel progetto sociale «ma non si può cantare vittoria finché non avremo le carte in mano. Non spetta a noi decidere. Il nome risale romanticamente agli anni 60: S. Reggina – ha proseguito Praticò –. Un messaggio di rinascita». Viene a costituirsi, quindi, una nuova associazione sportiva dilettantistica, con l’aspettativa di trasformarsi in una spa, il cui colore sociale è l’amaranto, in linea di continuità con la precedente squadra. «Abbiamo versato 300mila euro per l’iscrizione in sovrannumero e 31mila per la tassa di iscrizione – ha precisato Praticò, il quale ha presentato gli altri imprenditori della cordata: l’avvocato Francesco Giuffré e Domenico Comandé con i rispettivi gruppi, Fortunato Martino, Giovanni Spanò e Pietro Polimeno.
«Niente spese folli, il business plan è vincolato. Abbiamo delle idee per calciatori e direzione tecnica. Spazio ai giovani, ma vorremmo riportare qualche vecchia bandiera. È uno sforzo importante, però – ha chiosato Praticò – ci servono gli impianti e chiediamo al Comune l’autorizzazione all’uso gratuito del Granillo e di affiancarci per svincolare il S. Agata».
Il progetto, infatti, mira alla creazione di una «Polisportiva che coinvolga anche le scuole e le associazioni per disabili. Il nostro motto è – ha proseguito – Sport per tutti, nessuno escluso». Infine, l’associazione mira, altresì, a potersi autofinanziare dal secondo anno, attraverso la campagna abbonamenti, gli sponsor, il merchandising e l’azionariato diffuso «non abbandoneremo l’idea – ha evidenziato Praticò – l’esperienza conclusasi con “Salviamo la Reggina” è stata significativa e ha visto la partecipazione dei tifosi. Sono stati raccolti 30mila euro che ci siamo impegnati a restituire». La vecchia società non è più matricolata, ma, ha concluso Praticò «eventi come la partita benefica con la Reggina ’86 dimostrano che lo spirito della squadra è nel cuore dei tifosi».
Roberto Priolo
redazione@corrierecal.it
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