VIBO VALENTIA È forse il primo atto che concretamente va verso lo snellimento indicato dalla riforma Delrio quello firmato dal presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia. Con delibera numero 88 del 31 luglio 2015, infatti, i vertici dell’ente intermedio hanno disposto il trasferimento alla Regione del «personale, delle funzioni e degli oneri connessi, ai sensi della legge n. 56/2014 e della legge regionale n. 14/2015». Di fatto, dunque, il provvedimento rende ufficiale il passaggio all’amministrazione regionale di 127 dipendenti che, fino ad oggi, avevano prestato servizio per la Provincia di Vibo.
A passare alla Regione, a far data dall’1 agosto, sarà il personale che in sostanza aveva fatto il passaggio inverso – dalla Regione alle Province – con la legge regionale 34/2002, a cui si aggiungono i dipendenti trasferiti con la legge 9/2007 e quelli addetti (alla data dell’8 aprile 2014) alle funzioni non fondamentali dell’ente e a quelle di supporto connesse a queste ultime. L’importo annuo relativo agli stipendi del personale trasferito è di oltre 4,3 milioni di euro (4.304.121,46), ma il passaggio non avrà un effetto di alleggerimento delle casse dell’ente poiché, ovviamente, era la Regione a trasferire alla Provincia le risorse relative al pagamento di questi stipendi. L’elenco dei 127 dipendenti è frutto di una concertazione avvenuta sia al tavolo tecnico provinciale istituito per elaborare criteri e metodologie operative per definire i trasferimenti, sia all’Osservatorio regionale, da cui di recente era arrivato il via libera al passaggio dei lavoratori.
Conclusa (o quantomeno sospesa) la protesta dei dipendenti che hanno trascorso un mese sul tetto della sede per invocare il pagamento degli arretrati, e approvata l’ipotesi di bilancio riequilibrato da esaminare in Consiglio e da inviare al Viminale per l’approvazione, la situazione finanziaria della Provincia di Vibo resta comunque drammatica.
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