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Il legale: la Regione non ha pagato il dovuto

CATANZARO In relazione alla nota diffusa ieri dalla Regione in ordine alle verifiche disposte presso la struttura per minori “Unitas Catholica” di Reggio Calabria, l’avvocato Aurelio Chizzoniti, le…

Pubblicato il: 01/08/2015 – 16:30
Il legale: la Regione non ha pagato il dovuto

CATANZARO In relazione alla nota diffusa ieri dalla Regione in ordine alle verifiche disposte presso la struttura per minori “Unitas Catholica” di Reggio Calabria, l’avvocato Aurelio Chizzoniti, legale della fondazione, interviene sostenendo che «è stata particolarmente gradita e opportuna la visita ispettiva disposta dalla Regione su input dell’assessore Roccisano perché, contrariamente a quanto ormai da tempo faziosamente diffuso, i predetti controlli hanno consentito di accertare una serie di circostanze».

In primo luogo, «l’attività espletata e i servizi resi – afferma Chizzoniti – non saranno interrotti poiché non soltanto il pool regionale ma anche il nucleo interforze successivamente intervenuto nulla hanno eccepito, eccezion fatta per il sequestro di quattro stanze poste nella struttura ancorché non utilizzate per le attività di istituto disposto dalla polizia giudiziaria delegata intervenuta nella giornata di ieri, coordinata dal procuratore capo Cafiero de Raho. Nel cui contesto le problematiche connesse ai minori stranieri ospitati va chiarito che le stesse non sono di competenza della Regione».

«La Regione Calabria – dice ancora Chizzoniti – riconosce di non aver provveduto alla corresponsione di quanto dovuto per l’anno 2014 per cui, indipendentemente dalle ragioni giustificatrici prettamente politiche, conferma la congrua posizione debitoria maturata a favore dell’Unitas. Con riferimento poi alle fatture connesse al semestre 2015 “non liquidate perché non presentate” evidentemente trattasi di un comprensibile disguido perché le stesse sono state rimesse in data 27 luglio e sicuramente non ancora pervenute agli uffici di riferimento. Per cui certamente l’assessore Roccisano ne potrà caldeggiare la tempestiva liquidazione. L’Unitas, richiamando l’aumento della retta procapite da 31 a 50 euro e la successiva unilaterale riduzione per “difficolta finanziarie” da parte della Regione Calabria, rivendica la corresponsione di ulteriori, congrui importi ai quali non intende rinunciare. Anche perché, per un verso la Regione con motivazioni che non possono comunque penalizzare la struttura, non paga quanto avrebbe dovuto pagare già da tempo, per altro pretende – a prescindere – il rispetto dei termini della convenzione nonostante il consolidato inadempimento finanziario».

Chizzoniti conclude preannunciando per la prossima settimana una conferenza stampa «nel corso della quale – afferma – saranno illustrate e documentate le assumende iniziative giudiziarie tese a perseguire penalmente maldicenze, diffamazioni e quant’altro temerariamente diffuso a mezzo stampa negli ultimi giorni, confermando, altresì, che la posizione dell’Unitas è di assoluto sostegno alle verifiche tempestivamente avviate anche dalla Procura della Repubblica».

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