Ultimo aggiornamento alle 20:21
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Snoop Dogg, dai guai al selfie

LAMEZIA TERME Sono quasi le due del pomeriggio di un venerdì di fine luglio. L’avvocato Andrea Parisi si trova a Lamezia, la sua città, ma è un caso visto che è sempre in viaggio per curare gli int…

Pubblicato il: 01/08/2015 – 13:02
Snoop Dogg, dai guai al selfie

LAMEZIA TERME Sono quasi le due del pomeriggio di un venerdì di fine luglio. L’avvocato Andrea Parisi si trova a Lamezia, la sua città, ma è un caso visto che è sempre in viaggio per curare gli interessi di una società americana di management e pubbliche relazioni che annovera, tra i propri clienti, grandi star internazionali. Una telefonata da Los Angeles è prassi per il suo lavoro. Ma questo caso sarà diverso. Il manager americano invita l’avvocato a fare un salto all’aeroporto: c’è un problema con una delle sue star. Appena arriva, Parisi trova un certo trambusto muoversi intorno alla figura alta e dinoccolata di Snoop Dogg, rapper, attore e produttore discografico di fama mondiale. C’è concitazione tra lui e gli uomini della Guardia di finanza di Lamezia Terme che, nonostante l’interprete, non riescono a fargli capire che esiste una legge italiana che il rapper ha violato, la normativa antiriciclaggio, secondo la quale non si possono trasportare fuori dal territorio nazionale somme pari o superiori a 10mila euro. Ma Snoop, nella sua trendissima Louis Vuitton, aveva 422mila dollari in contanti e quando questa era passata sotto al metal detector aveva fatto saltare dalla sedia gli uomini della sicurezza dell’aeroporto che avevano avvisato i militari delle fiamme gialle. «Nessuna minaccia o tensione eccessiva – specifica l’avvocato – semplicemente l’artista non conosceva le leggi italiane. Lui era solo molto contrariato perché rischiava di far saltare il concerto di Manchester che doveva tenere nella stessa sera e aveva già perso il volo dell’una». Dopo l’intervento dell’avvocato e i dovuti chiarimenti tra le parti – durante i quali si è anche spiegato che i dollari in possesso del rapper non sono proventi italiani ma il risultato di concerti tenuti nell’Est e Nord Europa – il problema si risolverà con un processo amministrativo. Una volta calmatesi le acque e prenotato il volo delle 16:30 per l’Inghilterra Snoop si è molto rilassato. E non solo lui. L’intera vertenza pare si sia conclusa a colpi di selfie con tutti presenti. Il suo avvocato, divertito commenta su facebook: «Una star mondiale passa da Lamezia, il suo manager ti chiama al telefono da Los Angeles per chiederti se puoi fare un salto all’aeroporto per incontrarlo, la gente che ti guarda chiedendosi chi mai tu possa essere ed, infine, la star mondiale che chiede a te se potete fare una foto insieme, tutto di fronte a cento testimoni increduli…»
Naturalmente l’artista non ha potuto portare con sé la somma che trasportava: dalla sua Louis Vuitton è stata trattenuta una somma di circa 205mila dollari che gli sarà restituita alla fine del procedimento amministrativo. Ma di questo uno come Snoop Dogg non si darà troppo pensiero. Come dice nella sua canzone “20 dollars to my name”: «Se non fossi stato in questa storia del rap anche io avrei avuto 20 dollari in tasca».

 

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x