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RIMBORSOPOLI ANTIMAFIA | Mi manda Peppe Scopelliti

REGGIO CALABRIA Gli inquirenti parlano di «rapporti privilegiati» tra Claudio La Camera, fulcro dell’inchiesta della Procura di Reggio Calabria sulla Rimborsopoli antimafia, e l’ex presidente …

Pubblicato il: 02/08/2015 – 14:34
RIMBORSOPOLI ANTIMAFIA | Mi manda Peppe Scopelliti

REGGIO CALABRIA Gli inquirenti parlano di «rapporti privilegiati» tra Claudio La Camera, fulcro dell’inchiesta della Procura di Reggio Calabria sulla Rimborsopoli antimafia, e l’ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Qualcosa che si è evoluto nel corso degli anni, passando dall’apprezzamento espresso nel 2008 per le iniziative dell’ex referente dell’associazione “Antigone-Museo della ’ndrangheta” (quando Scopelliti era il sindaco di Reggio Calabria), alla nota con la quale il politico, diventato governatore, “sponsorizza” La Camera al ministero per gli Affari esteri nel 2012. Un rapporto che trova riscontri anche nelle “chiacchierate” che i finanzieri fanno con alcuni membri dello staff dell’ex presidente. Era Scopelliti a presentare La Camera «come persona che lui conosceva bene e da lui accreditata». L’incontro in questione era relativo a una conferenza «che si tenne nell’ottobre 2013 sulla lotta alla criminalità transnazionale con particolare riferimento alla problematica concernente l’utilizzo dei beni confiscati».

Tra Scopelliti e La Camera c’era «confidenza»: al dirigente viene spiegato che dovrà «assicurare supporto» all’organizzazione dell’evento. Ma qualcosa non funziona nel rapporto tra “Antigone” e le strutture amministrative della Presidenza della Regione. Continui cambiamenti di programma non concordati da La Camera e difficoltà nelle relazioni mettono in crisi il progetto. Ma Scopelliti è sempre pronto a mettere una buona parola per l’amico («mi sollecitava a continuare a intrattenere i rapporti con La Camera»). Sul perché la conferenza fosse stata “appaltata” al Museo della ’ndrangheta, il dirigente non può essere molto chiaro («suppongo che verbalmente siano intercorse delle comunicazioni tra il presidente e La Camera»).

È chiarissimo, invece, che il deus ex machina dell’antimafia con la partita Iva è allergico ai controlli: «A seguito di contatti, intercorsi anche per mezzo di posta elettronica, in ordine alla mia richiesta di documentazione specifica, La Camera mi ha contattato telefonicamente per discutere (…) dicendomi, con tono ostile, che si sarebbe rivolto direttamente al presidente della Regione Calabria e chiudendo la conversazione affermava che mi ero messa a fare le indagini». Lo scambio non è proprio amichevole e pare avere un seguito: «Qualche giorno dopo, incontrando il presidente Scopelliti, lo stesso mi chiese se vi erano problematiche in ordine al Museo della ’ndrangheta e io risposi che stavo agendo nell’interesse dell’amministrazione. Ciò mi fece intuire che vi erano stati contatti tra il presidente e La Camera». D’altra parte, se ti manda Peppe pensi che i controlli non servano.  

Pablo Petrasso

p.petrasso@corrierecal.it

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