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A chi fa comodo che la Trasversale rimanga incompiuta?

Se fossi Renzi, il vertice per salvare il Sud lo terrei non a Roma e neppure in una sede istituzionale, ma in uno dei tanti cantieri sparsi della Trasversale delle Serre, in Calabria. Non c’è dubbi…

Pubblicato il: 03/08/2015 – 13:15

Se fossi Renzi, il vertice per salvare il Sud lo terrei non a Roma e neppure in una sede istituzionale, ma in uno dei tanti cantieri sparsi della Trasversale delle Serre, in Calabria. Non c’è dubbio che l’infrastruttura incompiuta, di cui si parla dal 1966 (quanti anni sono?!), che avrebbe dovuto collegare – attraverso l’altipiano delle Serre – lo Ionio e il Tirreno, è il simbolo delle scelleratezze politiche che hanno desertificato l’Italia del Sud e che mette all’indice governi, classi dirigenti nazionali e regionali. Rispondendo al perché un’opera considerata da tutti strategica per il rilancio di questa parte del Mezzogiorno, è affogata nella palude della burocrazia e della politica politicante, si ha il quadro delle responsabilità di cui occorre finalmente parlare, se si vuol fare un ragionamento serio su morte e resurrezione del Sud. A chi fa comodo che un’opera pubblica senza cui una vasta area del Sud è condannata al sottosviluppo programmato, permanga nell’incertezza più totale? Secondo me, prima di tutto, a coloro che sull’opera incompiuta hanno costruito immeritate carriere politiche e che, oltre al blablabla non sono riusciti ad andare. Colpa dei governi, che se ne sono infischiati del Sud, è vero. Ma anche responsabilità delle classi dirigenti meridionali che, non incidendo in eventi così essenziali per lo sviluppo e non riuscendo a fare risultato, hanno dimostrato l’inutilità della loro presenza. La crisi del Sud è sicuramente crisi economica e dipenderà pure da un certo livello di rassegnazione della società civile del Sud, ma è anche conseguenza, come dimostra lo stato comatoso della Trasversale delle Serre, della crisi di una politica impotente che, in questi ultimi vent’anni, ha dimostrato di non saper decidere, lasciando (anche) gran parte del Sud alla burocrazia melmosa, alla speculazione ed alla criminalità che sistematicamente occupa gli spazi che la Repubblica lascia vacanti, arretrando anno dopo anno da zone difficili del Sud e abbandonando i comuni (ormai privi di risorse anche per tenere in piedi un asilo nido!), gli ultimi avamposti della democrazia. Fanno bene il presidente Oliverio e l’on. Censore ad effettuare una visita alla Trasversale delle Serre che da anni vede i comuni e le popolazioni interessate fronteggiare in solitudine questioni di vario tipo. I comuni sostengono il progetto di rinnovamento del presidente Oliverio, ma questo Mezzogiorno, di cui la Trasversale delle Serre è oggi metafora e insieme monito, non lo salviamo se oltre alle buone intenzioni non si mette subito in azione una sfilza di provvedimenti che, in un lasso di tempo brevissimo, siano in grado di far capire che la musica è cambiata”.

 

*Sindaco di Torre di Ruggiero

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