COSENZA Una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata in provincia di Cosenza alle 9.27 dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Sistema nazionale di protezione civile. Dalle verifiche effettuate, l’evento – con epicentro individuato tra i comuni di Parenti, Bianchi e Colosimi- è risultato avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati al momento danni a persone o cose.
Il terremoto è avvenuto in una delle zone più sismiche d’Italia. Lo rileva l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), la cui Rete simica nazionale ha finora registrato circa 15 repliche, la più forte delle quali di magnitudo 3,7. Nel frattempo, alle 16,14 un terremoto di magnitudo 3,7 è avvenuto nello Jonio meridionale: «Un evento che non ha alcuna relazione con quello della Calabria», ha rilevato il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv. Avvenuto al confine tra le province di Cosenza e Catanzaro, alla distanza di circa 28 chilometri da entrambi i capoluoghi, il terremoto è stato avvertito in una vasta area della Calabria, compresa fra Catanzaro, Lamezia Terme e Cosenza, come emerge dalla mappa del servizio ”Haisentitoilterremoto”, elaborata dalla mappa dell’Ingv basata sui questionari inviati dalla popolazione. «Il meccanismo che ha scatenato il terremoto – ha spiegato Amato – è di tipo estensionale», ossia la crosta terrestre si è deformata secondo un orientamento che va da Nord Est verso Sud Ovest. Se negli ultimi 30 anni quest’area non ha registrato terremoti importanti, in passato le cose sono andate molto diversamente. Uno dei terremoti più violenti, di magnitudo 7, è avvenuto nel 1638 poco a Sud-Ovest dell’area colpita oggi. A Nord-Ovest sono avvenuti invece forti terremoti nel 1854 e nel 1870, rispettivamente di magnitudo 6.2 e 6.1. A Nord-Est e’ stato invece registrato nel 1638 un sisma di magnitudo 6.9; a Sud-Est e’ avvenuto nel 1832 un terremoto di magnitudo 6.6.
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