CATANZARO L’elezione di Irto è stata una specie di toccasana. Il voto che, esattamente una settimana fa, gli ha permesso di diventare presidente del Consiglio al primo scrutinio, ha avuto l’effetto di compattare – vedremo per quanto tempo – il centrosinistra calabrese. Un ritrovato sentimento di concordia che oggi si è manifestato chiaramente durante il vertice di maggioranza convocato da Oliverio in Regione. In mora tensioni e mal di pancia: adesso il diktat è amministrare e lavorare per realizzare quel cambiamento troppe volte annunciato ma i cui prodromi, dopo 8 mesi di legislatura, ancora stentano a farsi vedere.
Inizia una fase nuova. O almeno, questo è il messaggio che viene pubblicizzato al termine dell’incontro di Catanzaro. Durante il quale Oliverio si è forse per la prima volta ritrovato al fianco tutti i consiglieri regionali nella sua battaglia – ormai quotidiana – con il commissario della Sanità, Massimo Scura.
AL GOVERNO Ieri il governatore ha usato parole dure: «In qualità di presidente della Regione non posso non rilevare che nella sanità c’è una deriva, con una tendenza all’aggravamento della situazione. Scura si dedichi meno alle telecamere e faccia di più il commissario». Oggi la sua sortita ha trovato altri alleati, l’offensiva si è concretizzata con un nuovo piano. Lo ha avanzato il capogruppo del Pd, Sebi Romeo, che – dopo aver stigmatizzato «l’autoreferenzialità» del commissario nel suo approccio ai problemi della sanità – ha proposto alla maggioranza di porre la “questione Scura” direttamente all’attenzione del governo. Con un obiettivo: ottenere defenestrazione e successiva sostituzione del delegato dell’esecutivo. Una proposta che, a parte il silenzio di qualcuno, ha sostanzialmente incontrato il favore della gran parte dei consiglieri regionali, per la felicità di Oliverio.
FONDAZIONI Buona parte dell’incontro, durato più di quattro ore, è stata dedicata ai problemi del lavoro e in particolare alle fondazioni in house della Regione. Oliverio, stavolta, ha mostrato tutto il suo piglio decisionista soprattutto in relazione a Calabria etica, travolta dallo scandalo delle assunzioni pre-elettorali. Il governatore ha quindi riferito a tutta la maggioranza l’avvio delle procedure – deliberato nella riunione di giunta di questa mattina – per lo scioglimento della fondazione fino a pochi mesi fa guidata da Pasqualino Ruberto. Impossibile, secondo Oliverio, continuare a mantenere in vita un ente finito al centro delle indagini della magistratura e presunto centro propulsore di clientele e sprechi di fondi comunitari.
IL CONSIGLIO Quasi tutti i consiglieri hanno preso la parola (gli unici assenti erano Guccione e Bevacqua), eccezion fatta per Flora Sculco. Apprezzamento per la “fase 2” della legislatura è stato espresso da Orlandino Greco (Oliverio presidente), che pure nell’ultimo mese non aveva lesinato critiche al modus operandi di Oliverio, soprattutto per quanto riguarda la scelta di “pescare” esclusivamente all’esterno i componenti della nuova giunta. L’intervento più atteso era però quello di Irto. Che, così come stabilito con tutta la maggioranza, lunedì 10 convocherà la Conferenza dei capigruppo, per poi indire il prossimo Consiglio per il 31 agosto. Una seduta a tema, dal momento che sarà dedicata quasi esclusivamente alla programmazione dei fondi comunitari.
Il centrosinistra, dunque, serra i ranghi. E inaugura una nuova “sinergia” istituzionale. Oliverio ha infatti annunciato l’introduzione di un «coordinamento stabile e continuo» tra giunta, Consiglio e maggioranza, dal quale dipenderà il «ragionamento comune» che guiderà l’azione dell’esecutivo regionale.
LA DIREZIONE PD Intanto, il governatore si prepara alla prossima Direzione nazionale del Pd dedicata al Mezzogiorno, in programma per venerdì. Oliverio non ha intenzione di fare da semplice comparsa e, proprio per questo, sta ultimando una relazione sui problemi calabresi da consegnare nelle mani di Renzi, a cui si aggiungerà anche un documento prodotto da tutto il gruppo dem in consiglio regionale.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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