CATANZARO La legge sulla Dieta mediterranea c’era già. A ribadirlo è l’ex presidente della commissione Sanità del consiglio regionale, Salvatore Pacenza. Che, rispetto alla recente proposta firmata da Orlandino Greco e Franco Sergio, chiarisce che «una specifica legge sull’utilità e sulla necessità di promozionare le sane abitudini alimentari della nostra Regione è stata licenziata all’unanimità, compreso il relativo impegno di spesa, dall’assemblea regionale durante la scorsa legislatura».
Insomma, Greco e Sergio non hanno messo nero su bianco nulla di nuovo. «La suddetta legge – continua Pacenza –, prima di approdare in aula, è stata oggetto di un serrato confronto nella commissione da me presieduta, sempre però con l’obiettivo di dotare la nostra Regione di uno strumento che ne potesse esaltare una delle migliori specificità. La riproposizione della stessa legge con addirittura l’abrogazione della precedente, rientra, con il rispetto dovuto agli attuali legislatori regionali, in uno di quegli atti politici-legislativi non facilmente comprensibili e difficilmente spiegabili».
Secondo l’ex consigliere regionale, «la logica avrebbe imposto la verifica delle motivazioni che hanno impedito finora l’attuazione della vigente legge, invece di impegnarsi a demolire completamente il lavoro precedente e presentare un provvedimento sostanzialmente simile. Di leggi fotocopie e di leggi manifesto credo che la Calabria non ne abbia bisogno. Il tanto sbandierato nuovo corso lo si misura anche dal riconoscere l’efficacia del lavoro altrui, anche se questo è stato effettuato da avversari politici».
«Non mi pare – conclude Pacenza – che ci sia questa volontà, quanto quella di contribuire a infittire, al solo scopo di una effimera visibilità, una giungla legislativa già di per sé quasi inesplorabile».
x
x