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Razionalizzazione degli uffici postali, vertice in Regione

CATANZARO Razionalizzazione e chiusura degli uffici postali in alcuni comuni calabresi. È il tema al centro dell’incontro avvenuto a Catanzaro tra il presidente della Regione Mario Oliverio, il con…

Pubblicato il: 04/08/2015 – 13:50
Razionalizzazione degli uffici postali, vertice in Regione

CATANZARO Razionalizzazione e chiusura degli uffici postali in alcuni comuni calabresi. È il tema al centro dell’incontro avvenuto a Catanzaro tra il presidente della Regione Mario Oliverio, il consigliere regionale Franco Sergio e il responsabile dell’area territoriale sud, Campania-Calabria, di Poste Italiane Roberto Minicuci, accompagnato da Francesco Odierno dell’Agenzia provinciale di Catanzaro. A comunicarlo una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale che evidenzia come «il Piano strategico aziendale di Poste Italiane, in virtù di un equilibrio costi-benefici, ha prodotto un piano di avvicendamento dei servizi postali in Calabria con un intervento di chiusura di ventidue uffici a basso traffico e quarantuno razionalizzazioni consistenti, ad esempio, in aperture delle agenzie a giorni alterni o una volta alla settimana». Sul punto, il presidente Oliverio e il consigliere Sergio hanno rappresentato «il pericolo che in una regione come la Calabria, fatta di piccoli comuni collinari e montani, con grandi difficoltà, dal punto di vista strutturale e di mobilità sul territorio, l’applicazione di un Piano economico come quello messo in atto da Poste italiane, penalizzi larghi strati di cittadini, sopratutto anziani ed indigenti». Per questo il governatore e il consigliere regionale «hanno chiesto ai vertici dell’area sud di Poste italiane di avere una maggiore attenzione verso la Calabria nei prossimi piani riorganizzativi già preannunciati, anche alla luce dell’imminente fase di privatizzazione di un pezzo di azienda con la quotazione in borsa del 40%». Secondo Oliberio e Sergio, «il servizio postale per area svanteggiata come la nostra, rappresenta, in virtù della sua caratteristica di grande socialità, un servizio essenziale e, per molti aspetti, insoppremibile». «Nel corso dell’incontro – si legge nella nota – si è dato impegno comune ad esplorare ogni ipotesi di cooperazione tra Regione e Poste italiane, per cercare soluzioni che possano evitare disagi e difficoltà a tutta quella parte di popolazione che abita le zone interne del territorio che rischiano lo spopolamento per effetto del continuo depauperamento dei servizi pubblici essenziali (poste, scuole, carabinieri). Il prossimo incontro, già programmato per i primi giorni del mese di settembre, Poste italiane, eventualmente anche attraverso la stipula di un protoccolo d’intesa, presenterà una proposta finalizzata a ridurre i disagi dei cittadini attraverso il potenziamento di alcuni servizi, con l’attivazione di qualche doppio turno nei comuni con alta densità abitativa, l’installazione di “Atm”, al fine di facilitare l’accesso a servizi alternativi ed il potenziamento della figura del postino telematica. Una figura, questa – conclude la nota – che funziona per mezzo di un palmare da sportello avanzato, in grado di svolgere servizi a domicilio, non escludendo, altresì, l’ipotesi della creazione di alcuni uffici itineranti là dove il servizio verrà ridotto o soppresso».

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