ROMA «È in atto a Roma e provincia un processo di riconfigurazione dei sodalizi storici. Accanto all’attivismo dei referenti tradizionali, ci sono nuovi protagonisti soprattutto venuti dal sud e radicati a Roma». Questi «appaiono particolarmente propensi a dialogare tra loro, anche se provengono da zone diverse, per spartirsi i traffici». Lo ha detto il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in audizione in commissione Antimafia. «Particolarmente presente è la ‘ndrangheta – sottolinea Gabrielli -, attiva nel riciclaggio con acquisizione di immobili e di attività commerciali, con ‘ndrine del vibonese, crotonese e reggino che hanno intessuto rapporti con i sodalizi romani, soprattutto i Casamonica».
«Dinamiche simili – ha proseguito – ci sono per la camorra che si è stabilizzata in alcune zone, soprattutto all’Esquilino e a Ostiense, il che fa pensare a una logica spartitoria delle mafie». A Torbellamonaca, invece, il «traffico di droga è gestito dal clan Moccia» mentre a Ostia «è in mano a Cosa nostra». Per Gabrielli non si deve poi dimenticare «la delinquenza romana, organizzata anche in consorterie di elevato spessore criminale capaci di fare alleanze. Come nel caso del clan dei Casamonica che riesce a sviluppare in diversi quartieri usura, spaccio» e altro. Inoltre «non è debellato il clan dei Fasciani» e sono «ancora attivi soggetti legati alla Banda della Magliana».
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