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Il progetto antimafia è uno, ma il pagamento raddoppia

REGGIO CALABRIA «Il Museo della ‘ndrangheta ha percepito due contributi dalla Regione Calabria per le medesime attività utilizzando, in parte, i medesimi documenti di spesa e la medesima relazione …

Pubblicato il: 05/08/2015 – 16:24
Il progetto antimafia è uno, ma il pagamento raddoppia

REGGIO CALABRIA «Il Museo della ‘ndrangheta ha percepito due contributi dalla Regione Calabria per le medesime attività utilizzando, in parte, i medesimi documenti di spesa e la medesima relazione descrittiva delle attività svolte». Le indagini della Procura di Reggio Calabria sulla Rimborsopoli dell’Antimafia si colorano di una nuova sfumatura: quella di un progetto che, secondo l’accusa, sarebbe stato liquidato per ben due volte. Un piccolo “salto di qualità” che l’associazione “Antigone” di Claudio La Camera può permettersi quando inaugura i rapporti con la Regione Calabria. Il primo atto analizzato dagli inquirenti è il contributo per la realizzazione del seminario “L’area grigia della ‘ndrangheta: rapporti di complicità e collusione tra cultura, economia e politica”. L’amministrazione fornisce un contributo di 20mila euro per una serie di incontri tra Reggio Calabria e Cosenza. Sono coinvolti – assieme alle scuole – studiosi, docenti e magistrati.

Secondo gli investigatori, si tratta della riproposizione di temi già trattati qualche anno prima in un progetto finanziato dalla Provincia di Reggio Calabria. A quei tempi si chiamava “La Ferita – L’area grigia della ‘ndrangheta”. Iniziativa che, «nonostante un’apparente divergenza di ambiti e finalità e la diversa denominazione, è stata ripresentata in maniera pressoché identica dal Museo della ‘ndrangheta alla Regione Calabria, al fine di conseguire l’erogazione del contributo in esame».
Per “La Ferita”, l’associazione “Antigone” ha percepito contributi dalla Provincia di Reggio Calabria presentando una serie di fatture e ricevute. Per i fondi avuti dalla Regione, invece, l’ex presidente del Museo della ‘ndrangheta ha prodotto «un unico documento non corredato da alcuna fattura/ricevuta rilasciata da terzi».
Per i finanzieri, però, si tratta dello stesso progetto: «Sia la relazione finale sia la rassegna stampa – presentate in sede di richiesta di liquidazione del contributo regionale – corrispondono esattamente agli omologhi documenti trasmessi alla Provincia per il conseguimento delle medesime finalità». Inoltre «la presentazione della documentazione ai due enti avviene a distanza di pochi giorni». Secondo la Guardia di finanza «il medesimo progetto è stato denominato in modo diverso in sede di presentazione della proposta progettuale alla Provincia di Reggio Calabria e alla Regione». In un caso il progetto si chiama “Vincere la ‘ndrangheta – seconda sessione 2011”, nell’altro “L’area grigia della ‘ndrangheta”. Per questo motivo, gli inquirenti ritengono tutto il contributo – per un totale di 20mila euro – «liquidato indebitamente».

 

Pablo Petrasso

p.petrasso@corrierecal.it

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