REGGIO CALABRIA Si chiamano Castore e Polluce. Con la firma del rogito notarile vedono la luce le due nuove società in house del Comune dopo una lunga gestazione che racconta di un complesso iter burocratico e di infiniti patimenti per i numerosi dipendenti della ex Multiservizi sul cui futuro occupazionale, finalmente, si diradano le nubi. A Palazzo San Giorgio alla presenza del notaio Stefano Poeta il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà ha sancito dunque la regolare costituzione dei due nuovi soggetti, interamente a capitale pubblico, la cui guida è affidata a Saverio Abenavoli, scelto in qualità di amministratore delegato dal primo cittadino a seguito di un avviso pubblico in virtù di un rapporto fiduciario.
Castore e Polluce, figli di Zeus, sono due eroici gemelli valorosamente impegnati in imprese comuni. Appartengono al mito greco e sono fortemente legati alla storia della nostra città che difesero nel sesto secolo a.c. dall’invasione del nemico. Dalla suggestione offerta dai due Dioscuri, dunque, il primo cittadino reggino si addentra nella descrizione delle peculiarità dei nuovi soggetti la cui costituzione pone fine alla esperienza delle società miste. Nello specifico Castore si occuperà dei servizi pubblici essenziali tra cui rientrano la gestione del verde, della segnaletica stradale e dell’illuminazione pubblica. I servizi strumentali come la manutenzione delle scuole, degli edifici pubblici e dei cimiteri è in capo invece a Polluce.
Ma il nodo del mantenimento dei livelli occupazionali è il vero banco di prova per l’amministrazione comunale che sin dalla campagna elettorale ha posto l’affaire della ex Multiservizi come sfida prioritaria da affrontare. L’interlocuzione con il governo centrale è stata decisiva e l’approvazione del decreto enti locali, che sblocca di fatto la limitazione imposta dal dl 66, ha dato la stura per l’avvio di un nuovo corso che parte proprio dalla costituzione delle nuove in house. Ancora da definire se l’assorbimento del personale avverrà secondo la clausola sociale o mediante una avviso pubblico che tenga conto delle risorse che hanno già prestato servizio.
«Dopo 8 mesi mettiamo a segno un risultato importante – dichiara il sindaco Falcomatà – chiudendo definitivamente la partita delle società miste, che non ha prodotto i risultati sperati, e offrendo alla collettività risposte sul fronte della erogazione dei servizi che sul mantenimento dei livelli occupazionali. Nascono oggi due società gemelle che fanno parte di un unicum che abbiamo affidato alla guida di una persona capace e di esperienza come Saverio Abenavoli che ho scelto personalmente tra i profili che hanno aderito ad uno specifico avviso pubblico. Abbiamo prestato attenzione anche al contenimento delle spese nella composizione dei Consigli di amministrazione e dei Collegi dei Revisori avvalendoci di funzionari pubblici interni all’amministrazione».
«La tempistica è dettata dalla legge prevede che tutte le in house debbano essere definite entro il 31 marzo 2016 ma noi abbiamo la precisa volontà di essere pienamente operativi con molto anticipo», puntualizza Falcomatà. E infatti il primo cittadino e l’ad di Castore e Polluce spiegano che si sta già lavorando alla rimodulazione e all’aggiornamento del Piano industriale elaborato dalla terna commissariale, all’acquisto di beni strumentali e servizi e alla scelta della sede sociale che il Sindaco vorrebbe fosse in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta. «Sarebbe un segnale forte proprio in relazione alle infiltrazioni della criminalità all’interno della Multiservizi».
«Stiamo mettendo nelle mani dei lavoratori – prosegue Falcomatà – uno strumento importante che restituisce loro la dignità del lavoro. La vera svolta epocale nella nostra città la avremo se riusciremo a portare ad una situazione di normalità la gestione dei servizi pubblici come la gestione del verde, l’illuminazione, del manto stradale, delle scuole, degli acquedotti, delle scuole e dei cimiteri. Abbiamo completato un percorso e adesso inizia ufficialmente la “fase due” per cui è fondamentale lo spirito di servizio che dovrà contraddistinguere i lavoratori che andranno a comporre le due società».
L’ad Saverio Abenavoli ha sottolineato le finalità delle due società in house ma ha tenuto a precisare che l’operazione è condotta nell’interesse di garantire i livelli occupazionali preesistenti. «Questo in una città come la nostra è fondamentale – aggiunge Abenavoli – e grazie ai significativi riscontri che il sindaco ha ottenuto dal governo centrale oggi è possibile, superando con il dl enti locali la normativa che in materia era piuttosto restrittiva».
Manuela Foti
redazione@corrierecal.it
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