Ok del Cipe alla riprogrammazione dei fondi Fsc

CATANZARO Il Cipe, alla cui riunione odierna ha partecipato anche il presidente della Regione Mario Oliverio, ha approvato la riprogrammazione complessiva delle risorse del Fondo sviluppo coesione (Fsc) 2007/2013 e 2000/2006 di competenza della Regione Calabria. Come da proposta della Regione, assentita dal dipartimento Politiche di coesione, vengono utilizzate le risorse Fsc per la difesa del suolo, per le infrastrutture e per interventi sul territorio e nelle città calabresi. Lasciando i lavori del Cipe, è scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta, Oliverio ha espresso soddisfazione per il compimento di un percorso e di un iter procedurale che, in questi mesi, sono stati al centro di un costante impegno per liberare consistenti risorse che saranno utilizzate per la realizzazione di importanti opere per l’apertura di altrettanti cantieri che daranno una boccata di ossigeno sul piano occupazionale ed al sistema delle imprese. «Ora, si dovrà procedere speditamente, senza perdere un solo giorno, per avviare le procedure che consentiranno la concreta utilizzazione di queste risorse in tempi certi e tali da consentirne la rendicontazione entro le scadenze previste».

«Dal Cipe – ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti – oggi viene una vera e propria scossa per lo sviluppo del Paese. Abbiamo recuperato i soldi del Fondo di Sviluppo e Coesione per Calabria, Campania e Sicilia consentendo a queste regioni di non perdere le risorse comunitarie».

Il Cipe era chiamato ad approvare la riprogrammazione complessiva delle risorse Fsc 2007-2013 e 2000-2006 e a prendere atto delle rimodulazioni degli interventi della Regione Calabria proposte ai sensi del punto 2.3 della delibera Cipe 21/2014. Vengono utilizzate le risorse Fsc per circa 631 milioni euro per la copertura di oneri di legge, preservando tale quota dalle sanzioni previste dalla delibera Cipe 21/2014, mentre la sanzione (decurtazione del 15%) viene applicata agli interventi che non rispettano le scadenze previste per l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti.

La Regione ha inoltre deliberato, in via cautelativa, di destinare ulteriori 59,4 milioni di euro alla copertura del taglio disposto con decreto Mef del 26 giugno 2014, che prevedeva complessive riduzioni del Fsc per 200 milioni di euro, nelle more della definitiva formalizzazione del riparto dell’onere finanziario tra tutte le regioni a statuto ordinario, nonché al taglio di cui all’intesa della Conferenza Stato-Regioni del 26 febbraio 2015 per complessivi 750 milioni di euro, anch’essi ancora da ripartire tra le Regioni.

Gli interventi su cui sono riassegnate le risorse oggetto di riprogrammazione sono quelli deliberati dalla Regione, come istruiti e assentiti dal dipartimento Politiche di coesione.