Ultimo aggiornamento alle 17:21
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Lavoro e sanità, Guccione: «La Regione salvi l'associazione allevatori»

CATANZARO L’associazione regionale allevatori è a rischio. A lanciare l’allarme è l’ex assessore regionale Carlo Guccione, che paventa la possibilità di licenziamenti in massa e l’interruzione…

Pubblicato il: 08/08/2015 – 9:10
Lavoro e sanità, Guccione: «La Regione salvi l'associazione allevatori»

CATANZARO L’associazione regionale allevatori è a rischio. A lanciare l’allarme è l’ex assessore regionale Carlo Guccione, che paventa la possibilità di licenziamenti in massa e l’interruzione dei servizi, con il rischio di gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini. L’Ara, è una struttura nata con legge regionale 94 del 1990 per fornire servizi alle aziende zootecniche e agli allevamenti calabresi. L’Ara offre servizi di prevenzione sanitaria, sicurezza alimentare, benessere animale e aiuta gli allevatori nella gestione dell’allevamento. Le aziende zootecniche associate e assistite sono circa 2.300 per 60mila capi bovini.
«Attualmente – ricorda Guccione – ha 47 dipendenti tra impiegati veterinari e zootecnici, circa 50 tecnici convenzionati tra veterinari e zootecnici e ben tre direttori che percepiscono oltre 290mila euro l’anno. E tuttavia la situazione economica dell’Ara è di forte indebitamento. I lavoratori sono stati in cassa integrazione da aprile a novembre 2013 per poi passare al contratto di solidarietà da marzo 2014 a febbraio 2016. Una lunga storia di precariato che colpisce una associazione che svolge servizi fondamentali per valutare il pedigree degli animali, stilare i libri genealogici e migliorare la qualità delle produzioni alimentari».
«La Regione Calabria – aggiunge il consigliere regionale del Pd – stanzia risorse importanti per ricevere servizi di assistenza tecnica agli allevamenti che, paradossalmente, se gestiti in proprio attraverso l’acquisizione delle funzioni che attualmente svolge l’Ara, sarebbero di molto inferiori sia in termini economici che nella qualità del servizio. Parliamo di servizi essenziali per la salute sanitaria e alimentare dei cittadini che, quindi, non possono essere soppressi. I debiti con i professionisti convenzionati sono ad oggi di oltre 2 milioni, i dipendenti avanzano 18 mensilità pari a 1 milione 300mila euro e complessivamente assistiamo ad un depauperamento dei sistemi tecnologici e della strumentazione che sono sempre stati il fiore all’occhiello dell’Ara.
In uno scenario caratterizzato da condizioni al limite della sopportazione, si rendono necessarie scelte urgenti e decise da parte della Regione mirate sia a verificare le eventuali responsabilità di questa situazione sia a valutare l’opportunità di avviare un processo di riassorbimento delle funzioni Sata (servizi assistenza tecnica agli allevamenti) in una società in house, in modo da realizzare considerevoli risparmi di risorse economiche e un aumento della qualità dei servizi».
«Nell’ultimo comitato direttivo Ara del 28 luglio 2015 – conclude Guccione –, è stato deciso di avviare le procedure per i pre-licenziamenti il che comporta automaticamente l’interruzione definitiva dei servizi col rischio di gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini, sugli allevamenti e sulla sanità pubblica. E rende ancora più urgente un’azione forte e mirata della Regione per risollevare le sorti dell’Ara e scongiurare oltre al rischio sanitario anche il dramma della perdita di 47 posti di lavoro e 50 tecnici convenzionati».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x